Editoriale

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Rabbia. Stizza. Rassegnazione. Gli stati d’animo di pazienti e familiari al pronto soccorso degli ospedali della città, in questi giorni, erano questi.
La notizia di per sé è nota già da tempo. Si parla di una delibera del 2011 che ha recepito una legge del 2007. Solo che un controllo estivo degli ispettori della Regione certificava l’“anomalia” che nell’Azienda ospedaliera integrata di Verona solo il 17 per cento degli interventi era da codice bianco, a fronte di una media regionale del 40 per cento...

Mentre gran parte del mondo dell’informazione era impegnata in pressing sulle questioni delle unioni omosessuali e della comunione ai divorziati risposati, quasi fossero gli unici temi da affrontare in tre settimane di lavori sinodali sulla famiglia, papa Francesco ci riportava alla realtà delle cose. Quella che troppo facilmente si rischia di perdere di vista per concentrarsi magari su qualche incresciosa situazione artatamente fatta brillare (nel senso di esplodere) al momento opportuno nel compiacente barnum mediatico.

“Il calcio come metafora della vita”, si dice. Qualcuno si spinge oltre: “Il calcio scuola di vita”; ci vuole una buona dose di ottimismo, ma ci può stare. Per una volta, almeno, è accaduto. Nel breve giornale radio inserito nell’intervallo di una partita di Champions League, viene data una notiziola che non scivola via come le altre...

In un tempo come il nostro dove si cerca una definizione per ogni cosa, anche la più assurda, quanto accaduto la settimana scorsa a Ponte di Nona, quartiere dormitorio di recente edificazione ad est di Roma, troverebbe posto nella categoria dei “drammi della solitudine”. Ovvero persone trovate senza vita tra le mura di casa senza che nessuno si sia accorto di nulla o le abbia cercate...

C’è voluta la foto del piccolo Aylan Kurdi, morto annegato su una spiaggia turca. Un’immagine crudele. Una sofferenza inenarrabile. E il senso di impotenza e sconfitta che ci ha pervasi e che tutti abbiamo percepito sulla nostra pelle. La vicenda di Aylan è un grido, una protesta cui nessuno può sottrarsi...

C’è una linea, e possiamo rintracciarla fin dagli albori del suo pontificato, che appare sempre più definita nel papato di Francesco. È quella della misericordia. Un tema che egli declina con la grammatica dell’inclusione. Tradotto in parole più semplici – e quali meglio delle sue? –: realizzare una riforma missionaria della Chiesa che la renda capace di incontrare ogni povertà e periferia per portare ad esse il Vangelo della misericordia...

La cambio io la vita che/non ce la fa a cambiare me (...)/portami al mare, fammi sognare/e dimmi che non vuoi morire... Sono passati quasi venti anni da quando Patty Pravo cantava questa canzone. Oggi, stiamo attraversando una fase di cambiamento epocale: dalla cultura, all’economia, alla politica. Il costume e i valori di riferimento, le relazioni sociali e le forme di rappresentanza e rappresentazione politica, le imprese e i mercati si allontanano sempre più dal modello con il quale li abbiamo identificati e vissuti fino a qualche tempo fa.

Nell’estate più torrida degli ultimi decenni, tutti abbiamo un’idea unica in testa: “Quando potremo prenderci un po’ di tregua?”. Rinfrescarci il corpo dal clima africano, ma anche liberarci la mente da questo clima sociale surriscaldato al punto che le persone sentono evaporare, con i liquidi del corpo, anche l’uso della ragione. Ecco che le ferie arrivano giuste come la manna dal cielo. Le tanto sospirate vacanze al mare, in montagna, al lago ci sembrano non superflue, ma veramente necessarie.
E così a voi, cari lettori, un sincero augurio di buone vacanze e anche alla nostra redazione un paio di settimane di pausa.

Una domenica sera estiva sul balcone di casa cercavo di intercettare qualche refolo ristoratore di aria fresca quando la mia attenzione è stata attratta da un nugolo di moscerini e insetti che ronzavano sotto il lampione dell’illuminazione pubblica...

Se la torcia non illumina ma incendia, quello che la regge non è una guida ma un piromane. Da qualche tempo nella nostra città si sta affermando una campagna d’informazione e d’opinione dai toni accesi, spesso aspri e polemici nei confronti dei profughi ospitati sul territorio veronese...