Editoriale

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Non si era mai visto prima: per questo è stato davvero un gesto forte, un grande segno di portata storica la solidarietà manifestata dalle comunità islamiche francesi e italiane nei confronti dei cattolici, con la partecipazione alle Messe domenicali di alcuni esponenti di fede musulmana dopo il barbaro assassinio di don Jacques Hamel a Rouen...

Prestazioni in natura uguale prestazioni in fattura. Giovedì scorso nella seduta del consiglio comunale di Verona è stata discussa una mozione che impegnava la giunta a trasmettere al governo la richiesta di abrogare la legge Merlin, di creare case di appuntamento e di istituire servizi di prevenzione...

Se davvero nel 2031 non ci si sposerà più in chiesa, lo scopriremo solo vivendo. Per ora la nefasta previsione è emersa dal rapporto del Censis dal titolo Non mi sposo più reso noto nei giorni scorsi. Anche se il direttore generale del Centro studi investimenti sociali, Massimiliano Valerii, ha subito precisato che «si tratta di una pura e semplice estrapolazione statistica».

Esami di maturità. Una tappa importante per la vita di uno studente. Un momento anche di salutare crisi dove ci si misura con se stessi avendo due semplici strumenti: un foglio bianco da riempire e una penna. Su quel foglio ci potrebbe essere scritto ciò che si diventerà “da grandi”. Buona parte del nostro destino lo scriviamo con le nostre mani.

È cambiata la mappa dell’Europa. Ciò che nessuno o pochi avevano previsto e preso sul serio, è avvenuto: il Regno Unito non solo si è diviso, ma ha diviso l’Europa. È un segnale dai molti effetti e significati. Una domanda su tutte: ma vale ancora la pena che i popoli e le nazioni d’Europa stiano insieme? Ci sono ancora buone ragioni per un bene che possa dirsi comune e condiviso?

Volare e camminare sulle acque. I sogni dell’uomo incarnati dalla figura mitologica di Icaro e da quella storica di Gesù di Nazareth...

Odio e violenza. È il binomio dal quale siamo infettati quotidianamente. Non si sono ancora celebrati i funerali per le vittime della discoteca “Pulse” di Orlando in Florida, che i notiziari annunciano un altra sparatoria presso un centro commerciale di Amarillo, in Texas. Per fortuna l’unica vittima in questo caso è l’attentatore.

Papa Francesco corre da solo e stravince al primo turno con ampio premio di maggioranza. In giorni di elezioni amministrative, di eletti e delusi; di liste, percentuali e ballottaggi; di conta per l’astensione, strani apparentamenti, cambio di alleanze in corsa, laboratori per prossimi appuntamenti … in giorni così, insomma, chi si prende la scena è il primo cittadino del Vaticano.

Non so se e quanto renda in termini economici, ma c’è oggi una professione molto in voga, quella del digitatore. Ovvero colui o colei che con lo smartphone riuscirebbe a scrivere un giornale in un’ora e un’enciclopedia in un giorno o poco più...

Ci sono parole che diventano simboli, e papa Francesco con il suo linguaggio diretto e popolare ne sforna a iosa. Tra le parole, quelle che più mi colpiscono per la capacità evocativa e la carica di denuncia, sono certamente “muri” e “ponti”.