Il Fatto di Bruno Fasani

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L'approfondimento settimanale di Monsignor Bruno Fasani

Fasani mons. Bruno

Ci sono cristiani che, soltanto per il fatto di non aver ancora raggiunto la gloria degli altari, non ci abbagliano con la luce della loro vita in maniera adeguata. Nei giorni scorsi, sono stato chiamato a tenere una riflessione su De Gasperi cristiano...

Sul tema della cittadinanza, all’interno del governo, se la contano e se le cantano. A cominciare soprattutto dalla Lega che, contro la proposta Tajani dello jus scholae (il completamento di cicli scolastici, ndr), ha messo in campo Salvini, con la protesi Vannacci che lo fa sentire pronto per le Olimpiadi, a mostrare tabelle e tabelline per dire, dati alla mano, che l’Italia è il Paese con il più alto numero di riconoscimenti di cittadinanza in Europa. Quindi niente ulteriore allargamento. I riconoscimenti sono anche troppi e non c’è bisogno di dare spazio ad altri “italiani finti”.

Che in carcere si usino le microspie per carpire conversazioni tra carcerati e loro famigliari, ci sta. Che le informazioni carpite vengano allegate agli atti processuali per fare maggiore chiarezza sul perché di un crimine, ci sta. Che la conversazione tra un padre disperato e un figlio criminale, si immagina e spera anche lui disperato, venga pubblicata sui giornali, ci sta a rigore di legge. Un po’ meno sul piano dell’opportunità. Ma vediamo il perché...

Non so cosa effettivamente avesse in testa il regista Thomas Jolly, quello per capirsi che ha ideato la serata inaugurale dei Giochi olimpici. Quando l’episcopato francese si è lamentato per la sarabanda di satrapi e drag queen in riva alla Senna, parodia, secondo i Vescovi, dell’ultima cena di Gesù, lui si è difeso dicendo che si è trattato di una rappresentazione del dio pagano Dioniso. Niente di più e niente di meno...