Il Fatto di Bruno Fasani

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L'approfondimento settimanale di Monsignor Bruno Fasani

Fasani mons. Bruno

È l’ultima domenica di giugno. Sfoglio frettolosamente la cronaca sulle pagine dei quotidiani. Mi tornano alla mente, come ogni giorno le parole della preghiera di san Francesco: “Che io muoia, per amore dell’amore tuo, come tu ti sei degnato di morire per amore dell’amore mio”...

Nella vita, sia nel bene che nel male, ci vorrebbe un po’ di fortuna per avere il fisico giusto. San Tommaso d’Aquino ci ha lasciato pagine superlative sul digiuno, a fronte di un fisico che ci dicono abbiano dovuto bollirlo per scioglierne il grasso e fare in modo che potesse entrare nella bara...

In questi giorni esponenti del Parlamento stanno portando avanti un progetto di legge con lo scopo di inserire nel nostro ordinamento giuridico il reato di omofobia e transfobia. Cerco sul vocabolario il significato della parola fobia...

Otto minuti e quarantasei secondi. Tanto è bastato a George Floyd, afroamericano di 46 anni di Minneapolis, per morire sotto il peso del corpo di un poliziotto senza scrupoli. Le sue ultime parole, prima dello scadere della clessidra sono state: «I can’t breathe»...

Con il solito imbroglio semantico, che è quello di nascondere la verità dei fatti sotto una camicia lessicale che la mimetizzi, vengono definiti haters. Questo in inglese, ma per chi dovrebbe sapere quello che c’è dietro, e ancor più chi sono quelli che scrivono, dalle nostre parti si chiamano odiatori...

Vedere masse di buontemponi accampati fuori dai bar o negli spazi pubblici, in barba a tutte le regole di sicurezza di questi giorni, fa male agli onesti. La chiamano movida, dal nome del movimento socio-culturale nato in Spagna alla fine del franchismo e continuato per tutti gli anni ’80...

Oggi le chiamano fake news, ossia notizie false. Cosa si nasconda sotto il cappello che portano in testa è tutto da indagare. Tanto più che dietro a quel generico false si cela proprio di tutto. False dichiarazioni scientifiche, notizie per sentito dire, giornalisti che sostengono tesi funzionali ai partiti per i quali sono a libro paga, burle da quattro soldi, dichiarazioni di uomini politici, preoccupati di salvare la poltrona più che la faccia e, non ultimo, la mitragliata di balle che ogni giorno su Facebook mette in circolazione il peggio della creatività malata di tanti suoi frequentatori...

Basta scorrere la cronaca riguardante lo stop alla celebrazione dei sacramenti per accorgersi come le forze partitiche stiano incanalando strumentalmente lo scontento di una parte del mondo cattolico. Ma quanto realmente sta a cuore a certa narrazione giornalistica la fede dei cristiani delusi e quanta ingenuità c’è, da parte di questi, nel lasciarsi strumentalizzare?

Per chi la guerra, e si tratta della maggioranza degli italiani, per sua fortuna non l’ha vissuta, il flagello del Coronavirus ce ne sta regalando uno scampolo mica da ridere. Anche se è l’economia a tener banco sul piatto dei lamenti, insieme con la paura d’essere contagiati e morire, è tutto il sistema delle relazioni umane ad essere entrato in fibrillazione...