Che non sia stato uno stinco di santo è risaputo. Sappiamo però che sul letto di morte volle ricevere i sacramenti, per morire da cattolico come aveva tanto desiderato in vita, trovando peraltro sempre l’opposizione del fratello che minacciava di togliergli la casa e buttarlo sul lastrico, se solo avesse pensato di abbandonare la religione anglicana. Oscar Wilde morì solo e povero a Parigi, il 30 novembre del 1900 a soli 46 anni, dopo una vita tormentata, intrecciata di genio e dissoluzione...
L'approfondimento settimanale di Monsignor Bruno Fasani
Succede talvolta che uno viene ricoverato in ospedale per un’urgenza. Tutto si concentra sulla patologia per cui è stato richiesto il ricovero. Poi, una volta fatta l’anamnesi con cui si cerca di capire la storia dietro ai fatti, si procede con l’analisi strumentale. E qui, tante volte, comincia il bello, anzi il brutto. Perché i malanni sono come le ciliegie: uno tira l’altro...
In questa settimana, che non è meno santa per l’assenza di riti comunitari, i cristiani più attenti avranno avuto modo di leggere in filigrana i tanti messaggi che ci vengono da questo obbligato silenzio liturgico. A cominciare dal bisogno di esprimere la fede nei gesti...
Da più parti e con le migliori intenzioni sentiamo e leggiamo commenti su questi giorni, ispirati all’ottimismo e alla speranza. E ci sta, ci mancherebbe. Però sappiamo anche che certe affermazioni, grondanti positività, sono spesso gusci vuoti, riempiti al massimo di retorica e banalità...
Su Whatsapp mi arriva una delle tante vignette che circolano in questi giorni. Mostra una gabbia stipata di persone con la mascherina sulla bocca. Fuori, animali in libertà. E una scritta in inglese: the revenge of nature, la vendetta della natura.
Leggo, vedo e ascolto con avidità tutto ciò che riguarda la cronaca aggiornata dell’apocalisse in cui siamo immersi. In contemporanea apprendo che nello Yemen è in corso una epidemia di peste, che sta falcidiando quella povera gente...
C’è profonda amarezza da parte del mondo cattolico per questo deserto quaresimale senza liturgie. Ed anche qualche polemica. Amarezza per un vuoto...
Nei giorni scorsi, mentre un timore diffuso avvolgeva le nostre chiese, rendendole luoghi desolati come nessuno di noi aveva mai visto prima, ho avuto la gioia di pregare e celebrare con pochi altri confratelli, a porte chiuse per la paura, come la primitiva comunità apostolica. Paure diverse, ovviamente...
Chi ha il compito di gestire il fenomeno non fa che invitare alla calma. Niente panico. Ed è giusto che sia così, perché nulla è più irrazionale e incontrollabile della paura. Sono inviti che ci arrivano da vari pulpiti. C’è quello della politica che deve far passare l’idea che tutto è sotto controllo. Quello della sanità pubblica, che ci informa sull’eccellenza delle nostre strutture, sulla loro capacità ricettiva e curativa...
Una conoscente mi racconta preoccupata le confidenze del figlio: mamma, ti giro un link bellissimo. L’ho scaricato da YouTube. Parla un signore, massimo esperto di ebraico biblico. Dice che nella Bibbia di Dio non si parla, non si conoscono gli autori e tutto è un discorso politico strumentalizzato dai preti...