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Guida e basta: la vita vale più di un sms

Non so se e quanto renda in termini economici, ma c’è oggi una professione molto in voga, quella del digitatore. Ovvero colui o colei che con lo smartphone riuscirebbe a scrivere un giornale in un’ora e un’enciclopedia in un giorno o poco più...

Parole chiave: Guida (2), Sms (1), Incidenti (3), Editoriale (407), Alberto Margoni (64)

Non so se e quanto renda in termini economici, ma c’è oggi una professione molto in voga, quella del digitatore. Ovvero colui o colei che con lo smartphone riuscirebbe a scrivere un giornale in un’ora e un’enciclopedia in un giorno o poco più. Basta che non lo disturbiate. Ma se lo fate, state tranquilli: non vi degnerà di uno sguardo! Prima infatti deve finire di premere con le dita sulla minitastiera. Non importa se per stare connesso con l’altro capo del mondo ignorerà chi fisicamente gli sta a pochi centimetri. Sulle nuove tecnologie digitali divenute da utile strumento di comunicazione e di lavoro, delle vere e proprie protesi senza le quali molti dimostrano di non riuscire a vivere, si potrebbe discutere a lungo. Peraltro la questione sarebbe liquidabile con un semplice «affari loro». Se non fosse che questi individui con protesi tecnologica annessa e connessa si muovono per le vie della città come fossero nel giardino di casa, dove – presumo – al posto dei fiori crescono delle emoticon (le faccine). E se passi in auto mentre stanno nel mezzo dell’Eden, non strombazzare: se ne avrebbero a male, in quanto stanno svolgendo un’attività a loro dire molto più urgente e utile della tua. Ma quando questi individui protesici si mettono alla guida di un’auto? Qui sta il guaio. Perché, ovviamente, lo smartphone ha la precedenza su tutto il resto, compresa la strada, gli altri veicoli nonché i pedoni in circolazione. E i dati dimostrano che è una delle principali cause di distrazione e quindi di incidenti, visto che il tempo di reazione del guidatore aumenta, come lo spazio di frenata. Secondo l’Istat nel 2014 37mila incidenti sono avvenuti per distrazione, il 17% di quelli con feriti. E lo scorso anno l’uso del dispositivo elettronico senza la funzione vivavoce o l’auricolare – che costa pochi euro – ha portato ad oltre 48mila infrazioni (+20,9% sul 2014) accertate dalle forze dell’ordine, con sanzioni da 161 a 646 euro, oltre alla decurtazione di cinque punti dalla patente. Del resto basta mettersi su qualunque strada trafficata per costatare empiricamente quanti automobilisti utilizzino il cellulare senza rispettare la normativa del Codice della Strada. Per questo Anas e Polizia di Stato hanno lanciato nei giorni scorsi la campagna per la sicurezza stradale “Se non rispondi non muore nessuno. Quando guidi #GUIDAeBASTA”. La vita umana vale infinitamente più di una telefonata, di un selfie e di un sms. Digitatore avvisato, mezzo salvato.

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