Allora: oggi gli studenti sono andati a scuola, con la mascherina seduti al banco, senza solo se la testa rimane protesa in avanti e non si gira a destra o sinistra; con ingressi scaglionati; con ricreazione fatta fermi sopra un bollino blu, non muovendosi e parlando solo con il compagno alla destra o alla sinistra. E tanto altro. Poi sono usciti, si sono ritrovati in gruppo a commentare le tante novità sciamando per la città verso una paninoteca.
Su quell’orrendo omicidio se ne legge una ogni giorno, sembra che sia stato commesso davanti al drive in di un cinema. Non so cosa sia successo, non mi destreggio tra le varie ricostruzioni, lo farà un magistrato in modo serio. A me ha colpito molto una cosa: non che volessero fare del male, o uccidere, o peggio ancora. Ma che non gliene fregasse niente di farlo. Uccidere è una cosa enorme, togliere una vita a una persona… Ecco: l’indifferenza assoluta sul fatto che così potevano togliere la vita a una persona. Infine non mi stupisco. Quante volte in quell’orrendo catino di umanità imbestialita che è lo stadio, ho sentito masse urlare: devi morire!
Banchi nuovi, monoporzioni nelle mense, ricreazioni contingentate, andare al bagno poi… Mi stupisco che sulla scuola sono fiorite tante e tali norme per evitare contagi, meno l’unica secondo me risolutiva: misurare la temperatura all’ingresso (e magari pure all’uscita) della scuola. Chi ha la febbre, a casa. Invece si demanda alle famiglie (auguri!) e se c’è qualcuno febbricitante, lo si scoprirà solo dentro in classe. Forse. Se contagioso, le uova saranno già rotte. Mi hanno spiegato che così ha voluto il Ministero. Grande.
Se per caso, per purissimo caso, un cittadino veneto volesse sapere chi si è messo in lista per le prossime elezioni regionali, sappia che rintracciare i nomi è semplicemente impossibile. E, in particolare, si gusti la completezza e la tempestività del sito della Regione veneto in merito a un voto che si terrà tra pochi giorni. La massoneria è molto più trasparente e facile da consultare.
Però a me non piace molto questa caccia alle streghe che si sta verificando sulla penosa vicenda dei bimbi morti a causa di un batterio killer nell’Ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento. I toni – anche di una stampa che dovrebbe conoscere il valore dell’equilibrio – sono quelli di tagliare teste subito e comunque. Da secoli sappiamo che questa non è la strada della giustizia, ma della vendetta. Si verifichino le colpe, si trovino i colpevoli, vengano puniti per quanto meritano. I processi sommari e le "teste che rotolano" no.
Non ho capito bene cosa dicano i no-Covid: che non esiste? Che è una passeggiata di salute? Che è in realtà una prostatite con qualche riflesso sul respiro? Che esiste ma qualche scemo in giro a dire scemate comunque ci deve essere? E come si curerebbero, nel caso in cui il virus che non esiste li contagiasse? Con i fiori di Bach e la lettura del prefisso telefonico? Con uno shampoo anti-forfora? Sappiano almeno che i farmaci per la prostatite sembrano non funzionare
Lo stilista Karl Lagerfeld, andandosene all’altro mondo, ha lasciato in questo mondo 300 milioni di dollari per la sua cagnolina. Dicono che fosse un genio. Mah…
Trasforma il tuo fucile in un gesto più civile, si cantava qualche anno fa, prima dell’abolizione della naja. Che ora qualcuno vorrebbe reintrodurre per rendere un po’ più “maschia” questa generazione di smidollati digitali. E la strada sarebbe quella di sequestrarli in qualche caserma ormai dismessa ad imparare a fare pum pum con lo schioppetto. Sparare addosso a qualcuno sarebbe formativo: mah…
Ho passato l’estate a leggere pensose interviste a esponenti politici di primo piano del Movimento 5 Stelle, che proclamavano l’urgenza di un “ritorno alle origini”, quando da militanti si esercitavano a mandare a quel paese chiunque avesse un incarico politico e amministrativo. Ora loro sono tutti parlamentari, sottosegretari, ministri, boiardi di Stato e vogliono però il ritorno alle origini. Da esercitarsi o dimettendosi dagli incarichi (ma di dimissioni…) o guardandosi allo specchio e insultandosi vigorosamente.
O siccità per lunghissimi mesi che neanche nel Sahel, o piogge monsoniche con tifoni e grandinate. O L’Adige che lo attraversi a piedi, o l’Adige che ti arriva in camera da letto o dentro il negozio. Verona, Cambogia.