Gianluca Pagliuca è detto “il gatto di Casalecchio”, ma anche i gatti li vedi fare cose assurde. Schizzano improvvisamente contro un muro, rimbalzano, cadono come storditi e scappano via...
di Lorenzo Galliani
Storie legate al mondo del calcio che non trovano spazio sui quotidiani sportivi. Con uno sguardo un po' ironico e divertito Lorenzo Galliani rende giustizia ad un mondo vastissimo che sul palcoscenico dei campi senza manto erboso e senza tribune, spesso batte ai punti i "templi" dello sport dove si esibiscono le "primedonne" del pallone miliardario.
L’eleganza in pantaloncini corti. Chi ha visto giocare Alessandro Nesta, da capitano della Lazio, non poteva non apprezzarne i movimenti, mai scomposti. Anche negli interventi in scivolata sembrava indossare giacca e cravatta, dalla compostezza di ogni suo movimento...
A Vicenza, in Serie B, aveva detto la sua, segnando valanghe di reti. Venti, come i miliardi di lire che il Milan decise di spendere per acquistarlo...
Si dice che il calabrone, secondo le leggi della fisica, non possa volare a causa del suo peso. Ma, non sapendolo, vola lo stesso...
«Ho ragione io!». «No, io! Permettimi però di farti una domanda». «Dimmi pure». «Di cosa stavamo parlando?». «Francamente non ne ho idea, però… ho ragione io!». Molti litigi iniziano per un motivo preciso...
Arrivava da Nottingham, come lo sceriffo di Robin Hood. Ma, invece di riscuotere le tasse, era più interessato a esportare il football. Nella sua Inghilterra era un calciatore da quattro soldi...
Anch’io, per un paio d’anni, ho indossato la maglia numero 10. Come Maradona, Pelè, Baggio, Zico. Non ero però il fantasista della squadra, né il fuoriclasse...
Ventidue anni alla guida dell’Arsenal. Per Wenger, il nome – Arsène – era già una premonizione. Sir Alex Ferguson sulla panchina del Manchester United ha fatto la storia: cinque anni in più del collega e generazioni di calciatori che, arrivati a lui giovanissimi, hanno trascorso tutta la carriera nei Diavoli rossi (da Giggs a Scholes) o sono andati a incassare milionate altrove (vedi Beckham).
Mi ricordo di Simone, alle scuole medie. Come tanti si impegnava più al campetto che a lezione. Aveva imparato ad alzarsi il pallone con il tacco, dopo averlo fatto scivolare – con un rapido movimento – da un piede all’altro. Così, durante la corsa, riusciva a scavalcare gli avversari con questo simpatico giochino...
Sky Sport: “Il gesto di fair play di Bielsa costa la promozione”. La Repubblica: “Fair play di Bielsa ammirevole: ordina di subire gol e dice addio alla promozione”...