Lancio di Pirlo e stop “impossibile” di Baggio
Si dice che il calabrone, secondo le leggi della fisica, non possa volare a causa del suo peso. Ma, non sapendolo, vola lo stesso...
Si dice che il calabrone, secondo le leggi della fisica, non possa volare a causa del suo peso. Ma, non sapendolo, vola lo stesso. Può essere bello pensarlo, e magari ci ricorda un po’ la nostra infanzia, quando Willy il coyote cadeva nel precipizio solo quando si accorgeva del vuoto sotto i piedi, dopo aver comunque corso per decine di metri sopra il burrone. In realtà il calabrone non viola alcuna legge della fisica: può volare eccome, e il suo peso viene compensato con il battito delle ali. Non è togliere poesia a quel volo, ma riconoscere una sua qualità che può persino superare l’intuizione umana. Juventus-Brescia, 2001. Nei lombardi c’è un fuoriclasse, non più ragazzino: Roberto Baggio. E un campione, quello sì alle prime armi, Andrea Pirlo. Passato e futuro proprio dei bianconeri, ma in quel momento semplicemente avversari. Pirlo prende palla dietro la linea del centrocampo e cerca Baggio. Il lancio è di quelli lunghi, a scavalcare tutta la difesa. Il numero 10 del Brescia ha già capito tutto e prende in controtempo i difensori, scattando in avanti. Ora, secondo le leggi della fisica può succedere di tutto. Ma secondo quelle del manuale del buon calciatore, quella palla è pressoché impossibile da stoppare. Roberto Baggio, e solo lui, punta tutto su quel “pressoché”. Chiunque l’avrebbe immaginato perdere l’attimo, col pallone che sarebbe schizzato da qualche parte (non a caso i cross si cerca di farli dal fondo, non da metà campo). Invece Baggio, con un solo tocco di scarpa, incolla la sfera di cuoio al piede destro e dribbla Buffon. Poi, di sinistro, appoggia in rete. Una rete impossibile. Oppure possibile, eccome, per chi al talento unisce la preparazione. Se fosse stato impossibile, neanche un campione ci sarebbe riuscito. E se da un lato è bello lasciarsi incantare da un Baggio, da un calabrone che riesce a volare nonostante il suo peso o da… (aggiungete quello che volete voi), dall’altra parte bisogna arrendersi al fatto che tante di queste meraviglie non sono per nulla impossibili. Accadono sotto i nostri occhi, viaggiando più veloci della nostra capacità di intuizione, e ci offrono un piacevole senso di smarrimento e stupore.
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