Io, di mio, darei i pieni poteri a Giuseppe Conte. Ho però l’impressione che non saprebbe che farsene.
Dal fruttivendolo, tutti in ordine sparso e a canonica distanza. C’è chi è bardato che nemmeno gli anestesisti in rianimazione. Arriva un signore con mascherina in volto. Inizia una raffica di starnuti che non riesce a frenare. La gente lo guarda come si guarda uno zombie che ti esce dall’armadio. E lui: «Sono allergico! Sono solo allergico!!!», evitando così la lapidazione in pubblica quanto deserta via. A pensarlo solo un mese fa…
Ma: e l’invasione degli africani? Si sa più niente?
Mi aspettavo un dibattito un po’ più sostenuto e articolato sul “dopo”. Invece qui si vive come sospesi, in attesa che arrivi il fischio dell’arbitro e dichiari finita la partita. Non sarà così e noi non ci saremo preparati un granché, ad affrontare il fine-quarantena. E smettiamola col guardare i cinesi: cosa veramente facciano lì, e comunque come lo fanno, non sono esempi più di tanto interessanti.
Non era una “persona anziana con malattie pregresse”, ma un pezzettino della mia vita. Intelligenza acuta e vasta, carattere determinato e un po’ intransigente, troppe sigarette fumate… Ci eravamo incrociati a cavallo delle feste. Ti trovo bene, per te gli anni non passano mai, avevo detto io. Passano, passano – la risposta –, ma sono in un buon periodo. Questo qualche settimana prima che in televisione si cominciasse a parlare di un virus cinese.
Stucchevole, questo discorso sul fatto che si muoia per il Coronavirus o con il Coronavirus. Diciamo che, se non ci fosse questo virus, migliaia di persone non sarebbero morte in questi giorni. Alcune sì, ma tante no. Quindi si muore a causa del Coronavirus, punto. Non sarà la peste nera, ma le decine di bare allineate negli ospedali non si vedevano dal tempo di guerra. Andrà anche tutto bene, ma non per tutti, questa è la verità.
Quante cose cambieranno, il giorno che si tornerà alla normalità. A cominciare dall’igiene: c’è gente che non si lavava le mani nemmeno a Pasqua, ora le sta consumando di sapone e igienizzanti. E le scarpe fuori dalla porta, e i pavimenti immacolati, e la doverosa educazione sanitaria quando si è a contatto con le altre persone. Insomma, stanno accadendo veri miracoli: mia figlia ha messo in ordine camera sua…
Vorrei che ricordassimo nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere i medici di famiglia, loro sì in prima linea da molte settimane. Ne stanno pagando il conto.
Cosa fare a casa per ammazzare il tempo? Tra le varie soluzioni gradevoli, c’è anche quella di sfogliare riviste di viaggi, per sognare il prossimo (i prossimi) se e qualora si uscirà da questa carcerazione domiciliare. Con un sapore ben diverso rispetto anche al recentissimo passato: ora, un giretto in Val d’Aosta o un weekend a Toledo assumono il sapore goloso che doveva avere per i nostri il viaggio di nozze a Firenze o Roma. Qualcosa di straordinario, mentre oramai ci eravamo assuefatti ad andare a Los Angeles a comprare le sigarette.
Mi rimane una piccola soddisfazione, in questi giorni di melma totale: che maghi e fattucchiere d’ora in poi avranno vita complicata. Nessuno di loro aveva previsto nulla, ovviamente. Così come fanno ridere gli oroscopi: e adesso che balle s’inventano per gli Scorpioni e i Sagittari?