Un bel circolo per conoscere più da vicino gli atleti olimpici
Le Olimpiadi, da quando è nata la televisione, sono un appuntamento mediatico che riesce a catturare davanti al teleschermo ogni quattro anni (cinque nel nostro caso, a causa della pandemia, ndr) gli appassionati di sport e non solo...
Le Olimpiadi, da quando è nata la televisione, sono un appuntamento mediatico che riesce a catturare davanti al teleschermo ogni quattro anni (cinque nel nostro caso, a causa della pandemia, ndr) gli appassionati di sport e non solo. Il circolo degli anelli, programma di Rai 2, si propone proprio questo. L’appuntamento che va in onda ogni sera in diretta fa il punto sui risultati raggiunti in modo particolare dai nostri atleti, ma accanto a questo sa anche incuriosire raccontando, grazie all’aiuto di parenti e amici di questi sportivi impegnati a Tokyo, che cosa ci sia dietro a tanta passione e tanto impegno. La trasmissione è, dunque, un contenitore, dove si commentano con rigore tecnico prima di tutto i successi di giornata, avendo come ospiti fissi l’ex saltatrice in alto veronese Sara Simeoni (nella foto) e l’ex ginnasta Yuri Chechi che hanno vissuto in prima persona l’esperienza delle Olimpiadi uscendone vittoriosi e che con cognizione di causa possono illustrare cosa si provi a conquistare una medaglia in tale contesto. Con loro, seduta attorno a un lungo tavolo allestito negli studi televisivi milanesi della Rai, sta, in veste di conduttrice, la giornalista sportiva Alessandra De Stefano. Di puntata in puntata, si alternano altri ex atleti che hanno reso gloriose le tante discipline portate alla ribalta con le gare programmate in quel giorno. Vengono dunque accesi i riflettori su specialità spesso ignorate dalla maggior parte della gente, pronta sempre, però, a gioire ogni volta che il medagliere azzurro diventa più ricco. In tal modo si offre davvero un quadro completo su tutto quanto ruota attorno a questo importante appuntamento che riunisce gli sportivi di ogni paese. Lo stile è frizzante, brioso, capace di suscitare attenzione perché punta soprattutto alla divulgazione narrando le molte storie che hanno per protagonisti gli atleti in gara. Dal momento che molte competizioni per il pubblico italiano sono visibili in diretta solo nel cuore della notte, questo programma permette di rivedere i momenti più significativi delle gare. Inoltre siccome i diritti di messa in onda in chiaro sono stati acquistati dalla Rai solo per il piccolo schermo e non per il web, il televisore resta il solo strumento in grado di offrire uno spettacolo unico al mondo. Questa limitazione è peraltro piuttosto pesante, considerando anche il fatto che durante il programma si fa molto riferimento a internet e ai social per commentare alcune espressioni intense di felicità oppure di rammarico. Vale, dunque, la pena prendere parte a questo bel circolo dove si può fare la conoscenza di persone davvero interessanti.
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