Interviste senza gossip per un venerdì sera... ferino

Belve non è il titolo di un documentario sulla natura che si occupa di animali selvatici dal comportamento aggressivo, bensì di un programma che vede protagoniste due persone. Da una parte la conduttrice, Francesca Fagnani (nella foto), e dall’altra una donna dal piglio molto deciso con una storia da raccontare. Già la sigla con protagonista una bestia feroce che si aggira di notte e improvvisamente apre la bocca mentre subito dopo appaiono tre segni rossi allusivi al sangue, rende l’idea che il tono che regna durante il colloquio non è certamente all’insegna del politicamente corretto. Non che vi siano cadute di stile o toni arroganti, anche perché non esiste dibattito con altri intervenuti o con il pubblico, ma le domande poste dall’intervistatrice sono sempre molto dirette, andando a toccare, anche con il gusto della provocazione, il vissuto spesso avventuroso dell’ospite. Sullo sfondo della chiacchierata resta uno studio vuoto, dominato dagli occhi brillanti di una belva affiancati da finte finestre triangolari invase dalla luce simile a quella solare che potrebbe filtrare dai piccoli pertugi di una torre o da un’antica prigione. Il colloquio porta sempre alla ribalta quanto di strano o di particolarmente forte è capitato alle intervistate e che ha fatto in modo che queste donne siano così diventate personaggi impavidi e volitivi.

La presentatrice, dopo anni di gavetta, conduceva con Alessandro Giuli lo scorso autunno un inedito talk-show politico in prima serata, Seconda Linea, che però dopo i primi appuntamenti nei quali raccolse soltanto il 2% di share, è stato repentinamente chiuso. Ora Fagnani porta su Rai 2 questa terza edizione del programma che in passato andava in onda su Nove.

Nella conversazione che avviene appollaiati su degli alti sgabelli al centro della scena in semioscurità, generalmente non c’è tempo per sviluppare grandi ragionamenti. Le domande e le risposte sono secche, all’insegna della concisione, con un fuoco di fila che di getto mette in mostra le idee dell’ospite senza che la spontaneità e l’immediatezza possano far velo alla sincerità. Senza concedere nulla al gossip, si va diritti alla sostanza. Il programma, per alcuni versi e tenendo conto della diversità di stile, sembra il contraltare di Ciao Maschio dove l’ex ministro Nunzia De Girolamo intervista simultaneamente tre uomini che interloquiscono tra loro. Più che belve, queste donne non più considerate “sesso debole”, mostrano di affrontare con la dovuta grinta il loro futuro.