Immagini d’antan diventate Stracult
Da 18 anni va in onda Stracult, programma di seconda serata che si occupa di mettere in risalto musica o immagini che sono diventate per la loro bellezza o notorietà motivo di larghissima considerazione da parte di un numeroso pubblico...
Da 18 anni va in onda Stracult, programma di seconda serata che si occupa di mettere in risalto musica o immagini che sono diventate per la loro bellezza o notorietà motivo di larghissima considerazione da parte di un numeroso pubblico. In questa stagione al titolo sono state aggiunte le parole live show. I conduttori sono Andrea Delogu e Fabrizio Biggio (in foto) con Marco Giusti che è anche l’ideatore di questo contenitore. In uno studio all’apparenza dismesso e caotico, quasi fosse un luogo di fortuna o una cantina piena di oggetti ormai desueti, continuano a scorrere immagini più o meno deformate di vecchie glorie. A fare da sottofondo la colonna sonora dei brani reinterpretati dal gruppo Statale 66, mentre sono accolti come ospiti alcuni famosi personaggi del mondo dello spettacolo non per la classica intervista da salotto, ma per ragionare insieme con loro sui grandi temi che hanno scritto alcune pagine memorabili oppure assolutamente trash della storia del piccolo o del grande schermo.
Il tono è alla mano, molto familiare, le battute non mancano, evitando così che il dialogo scada nel pettegolezzo o nell’autocelebrazione dell’ospite. Si rivedono alcune immagini di repertorio che strappano sempre un sorriso, senza per questo lasciare spazio al probabile effetto nostalgia. Andrea Delogu, a motivo della giovane età, non può certo ricordare quanto è narrato e sul suo viso fresco si possono leggere tutta l’ammirazione e l’allegria che suscitano queste storie del passato che hanno come protagonisti artisti che hanno segnato la storia dello spettacolo italiano. La trasmissione, dunque ripropone vecchie immagini mettendole alla mercé dei commenti di chi, magari, le vede ora per la prima volta. Marco Giusti, con alle spalle un’importante carriera come critico e autore televisivo, con la sua formidabile memoria pone le domande più interessanti agli ospiti e ha fiuto nello scegliere dagli archivi quegli spezzoni che sono diventati parte del costume della nostra nazione. L’improbabile rubrica del colloquio con il pubblico è, poi, un pezzo di cabaret, certamente non originale, ma sempre godibile. Lo share, che deve fare i conti con la concorrenza di Bruno Vespa e Maurizio Costanzo, si attesta attorno al 4%. Ormai nella storia della televisione anche Stracult è diventato a sua volta un appuntamento cult per chi non si accontenta supinamente di tutto ciò che viene offerto, ma desidera rivedere e commentare con ironia chi è entrato a far parte dei classici della televisione o del cinema.
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