Pentagrammi
stampa

Il dramma di Šostakovič nell’ultimo libro di Ferrari

Assume caratteri di spiccata e inquietante attualità la lettura del libro di Giorgio Ferrari Il naufragio di Šostakovič, edito da Neri Pozza. Come indica precisamente il sottotitolo...

Parole chiave: Giorgio Ferrari (1), Pentagrammi (37), Šostakovič (1)
Il dramma di Šostakovič nell’ultimo libro di Ferrari

Assume caratteri di spiccata e inquietante attualità la lettura del libro di Giorgio Ferrari Il naufragio di Šostakovič, edito da Neri Pozza. Come indica precisamente il sottotitolo, questo saggio divulgativo non si occupa solo del grande compositore del ’900, ma propone un’ampia rassegna riguardo l’arte e la cultura della Russia sovietica negli anni del terrore staliniano, con una serie di brevi capitoli dedicati a decine di poeti, uomini di teatro, romanzieri che sono finiti stritolati in varia misura dalla censura e dalle persecuzioni operate dalla dittatura di quegli anni terribili, a partire dalla morte di Lenin fino al 1953. Un saggio, quello di Ferrari, di valore eminentemente informativo, molto utile per avere sotto mano una ricapitolazione complessiva, da una parte, degli abomini perpetrati dal regime comunista nei confronti della libertà di espressione; dall’altra, dell’incredibile serie di geni delle arti che in Russia operarono nella prima metà del secolo scorso, il cui lascito spirituale risulta ancora oggi essenziale per tutto l’Occidente.

Una retrospettiva ampia, dunque, in cui il nome di Šostakovič compare per primo per varie ragioni, la più importante delle quali potremmo indicare nella parola “lacerazione”, che sintetizza il dissidio shakespeariano che il compositore visse a partire soprattutto dal 1936, quando sulla Pravda comparve un articolo violentissimo contro il suo capolavoro teatrale Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk: accusando Šostakovič di decadenza, formalismo e disfattismo, quell’articolo rendeva ormai evidente che la dottrina del realismo socialista avrebbe dovuto essere osservata senza possibilità di eccezione, e che Stalin e il suo ministro della cultura Ždanov seguivano da vicino ogni manifestazione artistica. Il rovello di Šostakovič che ne seguì, dicevamo, è degno d’un dramma: da una parte il terrore puro per parole che suonavano come minaccia ultimativa; dall’altra, l’imperativo categorico di seguire la propria ispirazione, come una necessità diresti biologica, di sopravvivenza; dall’altra ancora, il desiderio di un uomo profondamente radicato nella propria patria, che vuole esserle fedele, essere utile a una causa superiore. Furono mesi e poi anni terribili, durante i quali il musicista fu in preda alla disperazione più cupa, pronto a togliersi la vita. Nel 1937 Šostakovič intese “rispondere a una giusta critica”, manifestando la propria conversione ai diktat staliniani, e compose la Quinta sinfonia, apparentemente uniformata ai principi di giubilo collettivo per i destini magnifici e progressivi dell’Urss che Ždanov aveva imposto come forma e senso di tutta la musica da comporre. Ma chi sappia ascoltare con mente libera non faticherà a scorgere in quello strano capolavoro un che di forzato, di volontaristico, come se – sono le parole dello stesso Šostakovič – “qualcuno ti picchiasse con un bastone e intanto ti ripetesse ‘Il tuo dovere è di giubilare, il tuo dovere è di giubilare’”. Così, l’oceano di dolore a stento trattenuto del movimento lento ancora oggi narra d’un dissidio mai risolto, nemmeno nelle epoche successive fino al 1975, anno in cui il compositore morì. Secondo Ferrari, Šostakovič mantenne per tutta la vita questo carattere in certo qual modo dimezzato: non fu un eroe, ma nemmeno un servo. Un autore tragico, appunto, che finì schiacciato da una Forza troppo poderosa per essere fronteggiata, così che tutta la sua musica reca il segno vagamente nevrotico di quel “naufragio” interiore che ci interroga, nella Storia come nell’attualità, anche oggi.

Tutti i diritti riservati
Il dramma di Šostakovič nell’ultimo libro di Ferrari
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento