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Siamo noi sotto una luce nuova

Il giornale che avete tra le mani, come vedete, ha una nuova veste grafica. Si tratta di un passaggio maturato in mesi di riunioni e di studio per offrire delle pagine più leggibili, fresche e accattivanti ai nostri lettori, attuali e futuri...

Parole chiave: Editoriale (407), Luca Passarini (100)
Siamo noi  sotto una luce nuova

Il giornale che avete tra le mani, come vedete, ha una nuova veste grafica. Si tratta di un passaggio maturato in mesi di riunioni e di studio per offrire delle pagine più leggibili, fresche e accattivanti ai nostri lettori, attuali e futuri. Un grande merito va alla redazione e alle persone che, dietro le quinte e con dedizione, lavorano ogni giorno per realizzare un prodotto di qualità.

Personalmente, mi piace condividere con voi una piccola riflessione ludica a partire dalla locuzione latina nomen omen, spesso usata per associare al nome di persona una sorta di presagio. Plauto nella sua commedia Persa, attorno al 191 a.C. sentenziava che ogni nome porta con sé un destino; Riccardo da Venoso (metà XIII secolo d.C.) più cautamente indicava che spesso i nomi sono appropriati alle persone o alle realtà a cui appartengono.

Aurora è il nome della grafica che ha ridisegnato il nostro logo (Garzon è il cognome). Aurora è anche il momento più distante dal tramonto, perché crediamo che il nostro settimanale sia più che mai forte e necessario per portare luce nelle giornate e sui fatti che succedono.

Nexidia è il nome dell’azienda in cui lavora Aurora; è un neologismo, ovvero una parola nuova, inaspettata, creativa, quella che anche noi vogliamo continuare a proporre. L’hanno ideato i fondatori come crasi tra due parole, una totalmente inglese, next, e una presente in tante lingue, idea; è un invito anche per noi a guardare sempre avanti, verso la prossima idea e opportunità, a lasciarsi spingere verso un oltre.

Verona fedele è il nome che ci accompagna da oltre un secolo. Più volte è stato cambiato l’aspetto grafico del nostro settimanale; in questa “piccola nuova rivoluzione”, è stato scelto di sottolineare in maniera forte il collegamento tra le due parole, Verona e fedele, per indicare il desiderio di guardare alle vicende e al territorio della Diocesi con verità e fedeltà: proprio il contrario dell’oltranzismo e dell’avere il paraocchi. L’unione è data dalla monocromia; la fantasia da un font dalla ricche potenzialità; un senso di freschezza e di fiducia è evocato dal colore ottanio.

Fedeltà è pure sapere di essere in tante case e canoniche da moltissimo tempo.

Paolo Zanetti, direttore  di Nexidia, ci ha rivelato che conosceva fin da bambino il nostro giornale, avendo un nonno, oggi 95enne, da sempre abbonato. A tutti i lettori e al nostro settimanale facciamo l’augurio che da secoli accompagna la vita della Chiesa, e non solo: Ad multos annos.

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