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L’infosfera, la filosofia diventa design

Luciano Floridi
Pensare l’infosfera. La filosofia
come design concettuale
Raffaello Cortina Editore
Milano 2020, pagg. 152 - Euro 16

L’infosfera, la filosofia diventa design

“Nihil tam absurde dici potest, quod non dicatur ad aliquo philosophorum”, scriveva Cicerone nel De Divinatione; a rincarare la dose, in tempi più recenti, ci ha pensato lo storico pugliese Gaetano Salvemini, il quale sosteneva che “la filosofia fa perdere tempo alle persone perbene”. Dissente da Cicerone e Salvemini Luciano Floridi, docente di filosofia ed etica dell’informazione presso l’Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford, dove è direttore del Digital Ethics Lab. Nel suo ultimo lavoro, Pensare l’infosfera. La filosofia come design concettuale, uscito per i tipi della Raffaello Cortina Editore, Floridi afferma che “la filosofia polarizza le opinioni molto di più di qualsiasi altra disciplina”, sostenendo che “alcuni la ritengono la cosa più inutile e noiosa che si possa immaginare”, mentre altri “pensano che la filosofia sia l’apice dell’intelligenza e della saggezza umane”. L’autore paragona la filosofia ad “un computer con una perdita di memoria”, che inizia trattando importanti questioni di interesse generale per poi passare ad “occuparsi più delle questioni dei filosofi che delle questioni filosofiche”. In tale situazione si colloca l’informatica (vocabolo che nasce dalla contrazione di due termini concorrenti, cioè informazione e automatica) che, a partire dagli anni Cinquanta, ha fatto sì che ci scoprissimo “agenti informazionali interconnessi, che condividono con altri agenti biologici e artefatti ingegneristici un ambiente globale costituito in ultima istanza da informazioni”. Quest’ambiente globale è definito da Floridi “infosfera”, i cui prodromi si ritrovano nei lavori del matematico britannico Alan Mathison Turing.
Nei quattro capitoli che compongono il volume, Floridi sostiene che nell’infosfera la filosofia svolge l’importantissima funzione di design concettuale: così come il design – attività di progettazione di un oggetto da fabbricare in serie – svolge il compito di mediare tra l’essere umano, gli oggetti e i servizi facenti parte del quotidiano, così la filosofia tende a trasformare l’esistente in interazioni capaci di procurare un beneficio sostanziale.
L’emergere dell’infosfera, con la nascita della filosofia dell’informazione, ha provocato la necessità di ripensare la pratica e la metodologia della filosofia attraverso la prospettiva del design. Questa filosofia può così dare un senso ai cambiamenti radicali prodotti dalla rivoluzione digitale, sempre ricordando che, essendo nell’infosfera, la filosofia, così come un computer, deve essere riavviata. Per farlo, c’è bisogno di esperti capaci di risolvere problemi “che hanno molteplici soluzioni mediante il design concettuale: per dirla in una parola, abbiamo bisogno di filosofi”, conclude Floridi.

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