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Un premio letterario riservato ai detenuti

Oggi pomeriggio presso la casa circondariale di Montorio la cerimonia di consegna del premio Castelli promosso dalla San Vincenzo nazionale; domani mattina un convegno al Teatro Nuovo di San Michele Extra

Parole chiave: carcere (9), cultura (30), San Vincenzo (3)
Un premio letterario riservato ai detenuti

Si svolgeranno a Verona venerdì 4 e sabato 5 ottobre le manifestazioni per la consegna del 17° premio letterario “Carlo Castelli”, riservato i detenuti degli istituti penitenziari italiani (anche minorili), organizzato dalla Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli Odv, Settore Carcere e Devianza.

Il tema prescelto per l’edizione 2024 è significativo di un indirizzo di speranza e incoraggiamento: “Perché? Ti scrivo perché ho scoperto che c’è ancora un domani”.

Finalità. Il Premio letterario “Carlo Castelli” vuole dare concreta espressione al dettato dell’art. 27 della nostra Costituzione, secondo la quale la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. Tramite la scrittura il detenuto è sollecitato a dare voce ai propri sentimenti, alle proprie riflessioni sul “prima - durante – dopo” e coinvolgere la società civile con eventi di sensibilizzazione sul mondo carcerario.

Destinatari. Il concorso è riservato ai detenuti degli Istituti penitenziari e Ipm italiani, sia provenienti da case circondariali sia di reclusione. La partecipazione è aperta a cittadini comunitari ed extracomunitari, senza limiti di età, condannati almeno con sentenza di primo grado.

Sezioni del Concorso. Il Premio si articola nelle seguenti sezioni: narrativa (saggio breve, racconto, lettera, riflessione), scrittura autobiografica (testo autoriflessivo e introspettivo), poesia, opere multimediali (Cd-rom/Dvd) realizzate in carcere.

Modalità di partecipazione. I concorrenti erano tenuti a presentare un testo con titolo diverso rispetto al tema proposto dal bando, che fosse leggibile, possibilmente scritto su supporto informatico o su foglio A4. Gli elaborati dovevano essere inediti, originali, non firmati e privi di qualsiasi riferimento che possa permettere di risalire all’autore. Era possibile indicare uno pseudonimo da utilizzare per eventuale pubblicazione.

La cerimonia di premiazione. La cerimonia di premiazione si svolgerà venerdì 4 alle ore 15 nella casa circondariale di Montorio. L’introduzione e i saluti istituzionali saranno presentati da Francesca Gioieni, direttrice della casa circondariale. Seguiranno gli interventi di mons. Carlo Vinco, Garante per Verona dei diritti delle persone private della libertà e di Vincenzo Varagona, presidente nazionale di Ucsi (Unione cattolica stampa italiana). Interverranno quindi per i saluti i responsabili della Società di San Vincenzo De Paoli Odv, le autorità presenti e Paola Da Ros, presidente della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli Odv.

Alle 16 la dottoressa Maria Grazia Failla, già presidente del Tribunale di Massa Carrara e presidente della Giuria del Premio Carlo Castelli, aprirà la cerimonia di consegna del Premio; quindi si svolgerà la lettura dei testi del primo, secondo e terzo classificati. Alle 17.30 è previsto l’intervento della Capo area educativa della Casa circondariale di Verona. Seguirà la testimonianza dei soci vincenziani volontari della Casa circondariale e di alcuni detenuti.

Presenta e modera Alessandro Ginotta, caporedattore della rivista Le Conferenze di Ozanam e capo ufficio stampa della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli Odv. Il pomeriggio si chiuderà alle 18,15 con il buffet.

In passato i testi finalisti delle varie edizioni sono stati raccolti in volume. Il livello dei componimenti è stato oggetto di lusinghieri apprezzamenti per le scelte ispirative, i contenuti letterari, la sensibilità, le forme espressive, la qualità del linguaggio e lo stile.

Dialogo in punta di cuore. Nell’ambito della manifestazione per il Premio Castelli sono in programma altri due appuntamenti. Sui temi legati al carcere, alla pena e alla riabilitazione, sabato 5 ottobre alle 10 al Teatro Nuovo di San Michele si svolgerà un “dialogo in punta di cuore” sul tema “Nuove speranze dopo il reato”. Interverranno il professor Sergio Premoli, psicoanalista e formatore, la dottoressa Stefania Zambelli, assistente sociale e responsabile dell’area misure e sanzioni di comunità Udepe di Verona, e mons. Paolo Dal Fior, parroco di Santa Maria in Stelle e di Sezano, collaboratore nella cappellania della casa circondariale di Montorio. L’ingresso è libero ma è consigliata la prenotazione telefonando al numero 06 6796989. Seguirà alle 12 un “aperipranzo” nel cortile interno del teatro.

Rinascere sull’acqua. Inoltre, dalle ore 14.30 alle 16.30 sempre di sabato 5, il Consiglio di Verona della Società di San Vincenzo ha organizzato un “pellegrinaggio urbano” lungo la riva sinistra dell’Adige a cura dell’Associazione Minor Hierusalem intitolato “Rinascere dall’acqua. Verona aldilà del fiume”.

Fonte: Comunicato stampa
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