Condiscepoli di Agostino
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Essere cristiano è vantaggio tuo non di Cristo

Ad ascoltare Agostino mentre spiega tratto per tratto il vangelo di Giovanni, oltre ai battezzati erano presenti anche i catecumeni. Ed è proprio a loro che si rivolge esplicitamente nel commentare il testo...

Parole chiave: Sant'Agostino (184), Aforismi di Agostino (1)
Essere cristiano  è vantaggio tuo non di Cristo

Ad ascoltare Agostino mentre spiega tratto per tratto il vangelo di Giovanni, oltre ai battezzati erano presenti anche i catecumeni. Ed è proprio a loro che si rivolge esplicitamente nel commentare il testo: “Se uno non è rinato dall’acqua e dallo Spirito”: “È tempo ormai di rivolgere una esortazione a voi che siete ancora catecumeni, e che avete creduto in Cristo, ma portate ancora il fardello dei vostri peccati”. In effetti, la prima radicale remissione dei peccati avviene proprio grazie al Battesimo. A questo punto, Agostino esorta i catecumeni ad allenarsi a deporre i peccati, ricordando loro che chi porta un peso sulle spalle, come frumento, vino, derrate, si affretta a deporlo. Precisa poi a loro che mediante il Battesimo transitano il Mar Rosso della schiavitù del peccato e, una volta transitato, possono mangiare la manna, cioè l’Eucaristia, nella quale è Gesù stesso che si consegna loro. Agostino si rende conto che credere in queste realtà divine non era facile per i catecumeni, come non fu facile per Nicodemo comprendere i discorsi di Gesù sulla rinascita nello Spirito. Il tema dell’incomprensione consente ad Agostino, come da sua abitudine, di ricollegarsi con un altro episodio del Vangelo, nel quale viene palesata l’incomprensione del senso dell’Eucaristia, persino da alcuni discepoli di Gesù: “Avendo detto il Signore Gesù: «Se qualcuno non mangerà la mia carne e non berrà il mio sangue non avrà la vita», alcuni di coloro che lo seguivano furono scandalizzati e dissero in cuor loro: «Questo discorso è duro; chi può ascoltarlo?»”. In effetti, il linguaggio non era immediatamente comprensibile. Era carico di un forte senso mistico e simbolico. Rimasto Gesù solo con i Dodici, li pone di fronte alla scelta radicale: «Volete andarvene anche voi?». Agostino si affretta a chiarire il senso della domanda di Cristo: “Volendo mostrare loro che Egli era necessario a loro, non essi erano necessari a Cristo”. Di conseguenza: “Nessuno impensierisca Cristo quando dice di farsi cristiano, come se Cristo sarà più felice se tu sarai cristiano. È bene per te essere cristiano, perché se non lo sarai a Cristo non ne viene alcun male. Se tu sarai senza Dio, sarai minore; se sarai con Dio, Dio non sarà maggiore. Non da te Egli è maggiore, ma tu sarai minore senza di Lui”. Fatte queste precise osservazioni, ad Agostino non resta che concludere: “Cresci, pertanto, in Lui. Non sottrarti, come se Egli quasi quasi venisse meno. Ti ristorerai se ti sarai avvicinato a Lui. Verrai meno tu, se te ne sarai allontanato”.

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