Condiscepoli di Agostino
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Il Cristo totale è capo e corpo

Agostino sta commentando il passo di Giovanni che descrive la presenza di Gesù alla festa delle Capanne. Praticamente in incognito. E si interroga sul perché...

Parole chiave: Mons. Giuseppe Zenti (330), Vescovo emerito di Verona (35)
Il Cristo totale è capo e corpo

Agostino sta commentando il passo di Giovanni che descrive la presenza di Gesù alla festa delle Capanne. Praticamente in incognito. E si interroga sul perché. La sua risposta si concentra sul fatto che non era ancora venuta per Gesù l’ora di manifestare pienamente la sua gloria. Manifesta piuttosto interamente la sua umanità, benché fosse Dio in persona: “Gesù sempre agisce con i detti e con i fatti in modo da essere creduto e Dio e uomo: Dio che ci ha fatti, uomo che ci ha cercati; Dio sempre con il Padre, uomo con noi nel tempo. Non cercherebbe colui che aveva fatto, se non fosse diventato Lui stesso ciò che aveva fatto. Rimanendo Dio, colui che ha fatto l’uomo ha accettato di essere uomo”.
Dunque, la fede cristiana guarda a Cristo nella sua umanità, ma mai disgiunta dalla sua divinità. Ma, perché, si chiede Agostino, in quella occasione della festa delle Capanne, Cristo ha preferito rimanere nel nascondimento? Questa la ragione: nelle persecuzioni, anche i credenti in Lui si sarebbero nascosti. Di conseguenza, Cristo nel suo agire ha voluto dimostrare di essere strettamente unito alla sua Chiesa, definita già da Paolo il suo corpo: “Ciò stava ad indicare quanto avrebbero fatto le sue membra, nelle quali membra, di certo sue, Egli era”.
A questo punto inserisce il suo potente aforisma: “Cristo non è nel capo e non nelle membra, ma il Cristo totale è nel capo e nel corpo” (“Christus totus in capite et in corpore”). Il Cristo totale era per Agostino un pensiero fisso. Mai avrebbe separato la Chiesa da Cristo e Cristo dalla Chiesa. Ne ha ribadito il concetto senza sosta negli anni in cui ha tentato di dialogare con i Donatisti che, appunto, separavano Cristo dalla Chiesa cattolica. In effetti, il tempo del cristianesimo è il tempo del pellegrinaggio, in cui abita nelle tende del tempo. Ecco perché Cristo partecipa alla festa delle tende o capanne: “Poiché il corpo (ecclesiale) di Cristo abita nelle tende, anche Cristo è nelle tende”. Chiunque è in grado di intravvedere in questa spiegazione di Agostino il suo stile di interpretazione simbolica.

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