Si ride su una solida base di contenuti
Solo – A Star Wars Story
(Usa, 2018)
Regia: Ron Howard
Con: Alden Ehrenreich, Emilia Clarke, Donald Glover, Woody Harrelson
Durata: 135’
Valutazione Cnvf: Consigliabile/problematico
«Ha detto “famiglia” o “tribù”, non ho capito bene?». «Perché, c’è differenza?».
«Dove c’è il peggio si fanno i soldi».
Sono due battute di dialogo di un film – appassionante e divertente – che, come nelle migliori tradizioni, sotto la superficie dell’intrattenimento di alto livello ha una base solida di riferimenti e di contenuti.
Proseguendo nella politica (redditizia al massimo) di alternare film che proseguono la saga di Star Wars a storie parallele, dopo Rogue One la Disney-Lucasfilm dedica un capitolo a uno dei personaggi pilastro: Han Solo. Alden Ehrenreich ha il compito, non facile, di dare forma e sostanza alle vicende giovanili dello scanzonato ma non vacuo miglior pilota della galassia, che tutti sono stati abituati a vedere interpretato da Harrison Ford.
Compito riuscito, anche grazie alla solidissima sceneggiatura scritta da Lawrence Kasdan (che è nel team dai tempi de L’impero colpisce ancora) e da suo figlio Jon, e alla partecipe regìa di Ron Howard (scoperto proprio da George Lucas quando gli assegnò una delle parti principali in American Graffiti).
Si racconta qui del giovane Han che fugge dalla mefitica città di Corellia, non riuscendo a portare con sé l’amata Qi’ra (Emilia Clarke) e dedicandosi per questo a diventare pilota per tornare a salvarla.
Nel suo viaggio incontreremo insieme a lui situazioni che ricordano molto la Prima Guerra mondiale (e Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick), nel corso delle quali faranno la loro comparsa i simpaticissimi ladri Tobias Beckett (Woody Harrelson), Val (Thandie Newton) e, soprattutto, quel Chewbecca (qui interpretato da Joonas Suotamo) che non lascerà più Han.
Vedremo uno spettacolare treno che si inerpica sulle montagne (le Dolomiti sopra il lago di Misurina scelte come location). Andremo in cerca di una nave spaziale adatta ad una missione quasi impossibile, che sarà ovviamente il Millenium Falcon di proprietà di Lando Carlissian (Donadl Glover). Assisteremo ad una rivolta di schiavi guidata dalla droide di Lando, L3 (Phoebe Waller-Bridge), con non pochi riferimenti ancora a Kubrick e al suo Spartacus.
Howard è forse tra i pochissimi registi americani che ancora hanno, per fortuna, come orizzonte di riferimento il grande cinema classico hollywoodiano e lo dimostra in ogni suo film, attingendo a piene mani alle grandi lezioni di maestri del passato.
Così, tra suggestioni western e memorie delle grandi epopee dei film di pirati, la vicenda si svolge senza un attimo di noia, fino a raccontarci le provvidenziali origini di quella che sarà la Ribellione contro l’Impero.
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