Interpreti credibili di papa Francesco
Chiamatemi Francesco
Il Papa della gente
(Italia, 2015)
regia: Daniele Lucchetti
con: Rodrigo De La Serna, Sergio Hernandéz, Muriel Santa Ana
durata: 98’
Giudizio Cnvf: consigliabile/realistico
C’è un rapporto strettissimo, fin dalle origini, fra il cinema e i papi. Poche settimane dopo la prima proiezione pubblica del loro cinematographe, infatti, già agli inizi del 1896 i fratelli Lumière spedirono loro incaricati a filmare eventi e personalità, tra le quali uno dei primi fu il Pontefice allora in carica, Leone XIII.
Jorge Mario Bergoglio, Papa da poco più di due anni, segnerà tra gli eventi commendevoli del suo mandato il fatto di esser stato il soggetto di un film realizzato nel corso della piena attività. L’operazione, prodotta dalla TaoDue di Pietro Valsecchi e affidata alla regia di Daniele Luchetti, è in realtà un po’ più complessa. Nelle sale in queste settimane, infatti, c’è la versione cinematografica, che precede di qualche mese la trasmissione di una serie in quattro puntate che andrà in onda sulle reti Mediaset. Questo è forse il principale limite di un film che ha comunque più di qualche merito e che però, purtroppo, soffre di qualche salto narrativo, che sarà appunto recuperato nella visione televisiva e successivamente in home-video.
Qui si raccontano in particolare la giovinezza e la prima maturità di questo figlio di immigrati italiani a Buenos Aires, prima giovane studente seguace di Peron, poi seminarista e prete nei Gesuiti. Stiamo parlando di anni terribili per l’Argentina: quelli della feroce dittatura del generale Videla, durante la quale padre Bergoglio è nominato Provinciale dei Gesuiti, ed è costretto a occuparsi di tragedie come la tortura inflitta a chi contesta il regime o, peggio, la scomparsa di centinaia di oppositori (spesso lanciati in mare vivi da aerei appositamente decollati).
Rodrigo de la Serna, attore famosissimo in Argentina e qui da noi ricordato per aver interpretato Alberto Granado, il compagno di viaggio di Ernesto Guevara ne I diari della motocicletta (2004) di Walter Salles, dà un’interpretazione intensa e credibilissima del Bergoglio giovane. Sergio Hernandéz, interprete e regista cileno, è papa Francesco durante i giorni del Conclave e alla sua elezione, il 13 marzo 2013, quando prenderà, primo nella storia della Chiesa, il nome del santo di Assisi. L’errore che va sempre evitato, in questi casi, è confondere una (buona, ma non eccezionale) rappresentazione narrativa come questa con l’uomo reale e le sue opere. Opere e uomo che saranno in futuro oggetto di analisi da storici e biografi, ma che in questi tempi assetati di speranza indicano già a tanti di noi, credenti e non, giorno dopo giorno, una strada per la vita comune e solidale.