Quegli italiani in Argentina (e il cognome Bergoglio...)
Il 3 giugno si celebra la Giornata dell’emigrante italiano in Argentina, nella data di nascita di un illustre rappresentante del numeroso gruppo: Manuel Belgrano (1770-1820), uno dei padri dell’indipendenza dalla Spagna.
Il 3 giugno si celebra la Giornata dell’emigrante italiano in Argentina, nella data di nascita di un illustre rappresentante del numeroso gruppo: Manuel Belgrano (1770-1820), uno dei padri dell’indipendenza dalla Spagna.
Nato a Buenos Aires, allora parte del Vicereame del Río de la Plata, fu battezzato il giorno dopo nella cattedrale cittadina con il nome di Manuel José Joaquín del Sagrado Corazón de Jesús Belgrano y Peri. Il doppio cognome “Belgrano” e “Peri” rimanda alle origini liguri del padre che, autorizzato dal re di Spagna a trasferirsi in America, vi arrivò nel 1754 ispanizzando per un periodo il secondo cognome in Pérez. Sposatosi con una donna argentina da più generazioni, fece grande fortuna economica, tanto da poter inviare i tre figli a studiare nelle migliori università di Spagna. Manuel studiò diritto ed economia politica con un prestigio tale da poter ottenere da papa Pio VI l’autorizzazione a leggere opere inserite nell’Indice dei libri proibiti, in particolare quelle di Montesquieu e Rousseau, insieme ad altri illuministi anche di area spagnola. Tornato in Sudamerica, gli furono affidati incarichi importanti in campo economico e militare, ma le sue idee liberali, le sue visioni politiche, la sua appartenenza alla massoneria non gli fecero avere unanime accoglienza. Di certo la sua importanza fu legata allo scoppio della Rivoluzione di maggio (1810), all’ottenimento dell’indipendenza dell’Argentina (1825) e, secondo la tradizione, alla creazione della sua bandiera bianca e azzurra.
Personaggio per alcuni aspetti controverso, è considerato uno dei padri dell’indipendenza dei Paesi sudamericani dalla Spagna insieme a José de san Martin (1778-1850) e Simon Bolivar (1783-1830).
Di certo è riconosciuto tra i più importanti figli dell’emigrazione italiana, tanto da riferire a lui questa festa molto sentita nel Paese e istituita dal governo argentino con la legge numero 24.561 del 20 settembre 1995. Attraverso di essa si vogliono onorare i tantissimi italiani che si sono spostati in quelle terre (si calcola circa 3 milioni solo tra fine XIX e inizio XX secolo) contribuendo allo sviluppo economico grazie al lavoro perseverante e influenzando in maniera particolare la cultura locale: non per niente questa festa va a sommarsi e a dare una specificità unica rispetto al Giorno dell’immigrato in Argentina, che fin dal 1949 si festeggia ogni 4 settembre.
Ad oggi si considera che quasi il 60 per cento dei residenti in quel Paese abbia origine italiana: questo è stato utile, del resto, per far giocare nella nostra nazionale di calcio l’ex Hellas Verona, Jorge Luiz Frello Filho, meglio conosciuto come Jorginho, che tanto abbiamo sentito nostro, almeno fino a quando non ha sbagliato rigori decisivi che sono costati la qualificazione ai Mondiali 2022. Ci vantiamo inoltre di mettere in questa lista anche papa Bergoglio, distinguendo per le cose che ci piacciono l’origine italiana, mentre le cose non condivise le riferiamo alla sua origine sudamericana.
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