Caffè & brioche

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Certo che l'Aida alle 7 di pomeriggio, con cena sul Liston alle 5, nemmeno i tedeschi...

A proposito della salvaguardia del pianeta e dell'impatto devastante che hanno le mucche svizzere sul futuro dell'umanità, ricordo che in Indonesia 200 milioni di persone amano smaltire i loro rifiuti gettandoli in mare, nell'oceano che lì risulta essere così sporco che la plastica la trovi anche a centinaia di chiloemtri dalla costa. Così per dire.

Ma che è successo? Un orrendo attentato terroristico? Di più! La bomba atomica? Di più! Una terribile pandemia globale? Di più!!! Hanno creato la Super Lega di calcio!!! Oh, Signore salvaci...

Non è questione di lana caprina. Luca Zaia non è il governatore del Veneto, ma il presidente. Diventerà governatore quando si candiderà in Texas e vincerà le elezioni. Mario Draghi non è il premier, ma il presidente del Consiglio. Sarà premier se sconfiggerà Boris Johnson, e d'altronde nessuno nel Regno Unito definisce Johnson presidente del Consiglio. Salvini e Letta non sono i leader di Lega e Pd, ma i segretari politici. Pure Draghi l'altro giorno è sbottato contro questa mania di chiamare corner il calcio d'angolo...

No

Sì, noi siamo e saremo sempre schierati a fianco dell'America. Sì, noi da 160 anni (salvo quando vi abbiamo dichiarato guerra) siamo in ottimi rapporti diplomatici con gli Stati Uniti. Sì, se c'è da fare a pugni con Cina e Putin, staremo dalla vostra parte. A proposito: non ce li avreste mica un po' di vaccini da darci quanto prima? No?

Il mitico ministro della Salute, Roberto Speranza (ci siamo liberati di Conte, non di Speranza), aveva scritto un libro ad inizio pandemia che egli stesso ritenne poi intelligente non pubblicare. E ora, leggendolo (perché il libro era stato stampato, quindi diffuso in Francia), si capisce perché. Soprattutto, intriga la sua affermazione, secondo cui la pandemia "ha dissodato per la sinistra un terreno politico molto fertile", con "la possibilità di ricostruire un'egemonia su basi nuove". Cioè lo Stato nuovamente onnipotente che decide chi, cosa, quando, quanto, perché ecc... Speranza è comunista – non è una nostra opinione, è proprio comunista – e vede in questi meravigliosi mesi un meraviglioso momento per tornare lì. E se poi qualcuno chiede come mai i comunisti si siano ridotti all'1% o giù di lì, Speranza è la risposta corretta al quesito.

Questa è così bella che sembra inventata, ma è vera, verissima. Allora: siamo in fiera al punto vaccinale. Si avvicina un uomo anziano al medico con la sua cartella contenente la sua dichiarazione sullo stato di salute. Il medico la spulcia, poi si ferma. Alla voce “malattie cardiovascolari” vede scritto: Roma. Chiede lumi al signore in questione, che serio serio risponde: “Dottoressa, la squadra di calcio. È ‘na malattia…”.

Fanno veramente impressione, ai limite dell'orrore, le foto e i video dell'acqua di fronte a Trieste invasa da centinaia di migliaia di meduse. Lasciando stare le cause che hanno generato tale concentrazione davanti al porto, la realtà è quella di un alto Adriatico che sta diventando un deserto quanto alle altre specie ittiche, mentre di anno in anno si intensifica la popolazione di meduse, che sono urticanti e non si possono mangiare. Se anche praticassimo un fermo pesca di cinque anni (ma già ora sono poche le barche che vivono di pesca), ci ritroveremmo lo stesso deserto e ancor più meduse. Sono così tante che nemmeno riconvertendo i pescherecci a cacciatori delle stesse meduse, riusciremmo a scalfirle. Ci vorrebbe una piccola glaciazione. Ma in un mondo sempre più surriscaldato...

Ci sono, non ci sono; ci sono, ma meno di quanto era previsto, ma domani di più. O forse no. Fanno bene, no fanno male; fanno così così anzi fanno benissimo ma solo a chi ha più di 60 anni, o meno di dieci dita nelle mani. Quello è buono, l'altro buonino, l'altro ancora così così, l'ultimo non si sa cosa sia ma lo usano in Uzbekistan e a San Marino. Ci saranno tutti entro giugno, o meglio inizio estate; facciamo estate valà. Casomai più tardi. Insomma uno splendido esempio di chiara ed efficace comunicazione di massa.

Enrico Letta e Matteo Renzi si sono rivisti per un colloquio politico dopo sette anni che evitavano accuratamente di farlo, per i noti motivi. L'incontro è stato definito dalle parti cordiale: Renzi, entrando nella sala, ha sgambettato Letta ma poi l'ha aiutato a rialzarsi; Letta ha sputato negli occhi di Renzi, ma porgendogli poi un fazzoletto e tutte le sue scuse.