di ADRIANA VALLISARI
L’infettivologo Andrea Crisanti: è la progressione matematica del virus
di ADRIANA VALLISARI
L’infettivologo Andrea Crisanti: è la progressione matematica del virus
Ultimamente si ha la sensazione (ma solo la sensazione, sia chiaro) che, dietro alla generica sigla No vax – che fino a ieri conteneva uno sparuto gruppo di italiani e oggi sembra un esercito – si nascondano anche frange di persone il cui unico intento sia quello di menare le mani. Che si tratti di curva da stadio, alta velocità, ulivi salentini o vaccini anti-Covid, poco importa.
Succede che il pessimo dittatore bielorusso Lukashenko ce l'abbia con l'Unione Europea perché non gli permette di fare i comodi suoi come tanto gli piacerebbe. Così si vendica in un modo atroce: favorisce l'arrivo di profughi da Iraq o Afghanistan, li fa portare al confine con la Lituania o la Polonia e poi schiera i militari dietro di loro: avanti in quella direzione, di qua non si torna indietro. Ma al confine le guardie polacche, ad esempio, non fanno passare la quarantina di profughi afghani lì ammassati: non sia mai! Questi poveri cristi rimangono lì nel nulla, e intanto due bambini sono morti per aver mangiato (avevano fame!) funghi velenosi. Se tutto ciò non fosse tragicamente vero, si farebbe fatica pure a immaginarlo.
Alcuni anni fa avremmo consigliato i sindaci, in procinto di ripresentarsi alle elezioni, di infiocchettare l'ultimo anno di mandato con una messe di asfaltature e lavori pubblici con tanto di inaugurazioni. Ora, faremmo l'esatto contrario: il primo anno di mandato pieno zeppo di opere e cantieri (guarda, questo sì che si rimbocca subito le maniche), e l'ultimo anno niente: nessuna rottura di scatole ai cittadini che ti rivoteranno. Così, tanto per dire...
Mi fa impazzire Matteo Salvini, che ogni due per tre la spara grossa (via l'Italia dall'euro, dall'Europa, dalla Via Lattea; no a green pass, a vaccini, alla tachipirina. E via andare). Poi incontra i presidenti leghisti delle Regioni del Nord – Veneto, Lombardia, Trentino, Friuli – che gli dicono l'esatto contrario (dai Matteo, basta dire boiate), e lui se ne esce poi tranquillo: sì a euro, Europa, vaccini, green pass, tachipirina...
Ovunque si vada, il refrain è lo stesso: finché c'è Draghi, c'è speranza, ma dopo arriveranno i cosiddetti "leader politici" di cui nessuno ha il benché minimo briciolo di stima. Terrore...
Mia moglie mi fa: «A Verona non si può più girare, ci sono lavori in corso ovunque, anche in posti che non diresti. Come mai tutti d'un colpo?». E io: tra qualche mese si vota. «Ahhhn...».
Mi colpisce la pubblicità su una rivista di un vino. Una bella bottiglia con solo il nome (tipo: Nuvole). Tre righe nella pagina che dicono che quel vino è innovativo, sostenibile, inclusivo. Punto. A parte il vino inclusivo, su cui non vorrei indagare oltre, mi è rimasta una curisoità di fondo: bianco o rosso? Sul buono, o è scontato o non interessa più. È sostenibile, basta e avanza.
È già il nostro nuovo idolo, il sottosegretario all'Istruzione Barbara Floridia, immancabilmente dei 5 Stelle (valà?). Macché Toninelli, di cui sentiamo l'acre mancanza: lei è peggio. Dopo aver consigliato di mettere gli insegnanti no-vax "nei posti in cui non ci va nessuno, chessò, le biblioteche", ieri ha di nuovo dato il meglio di sé rassicurando: non c'è problema se i bidelli non si vaccinano, mica vanno in aula con gli studenti. Barbarina dimentica, forse perché non ha mai superato la terza asilo, cosa facciano i bidelli nelle scuole. Li immagina tutti fuori a potare le aiuole degli edifici scolastici. Ma siamo convinti che, nella discesa agli inferi, la Nostra possa ancora migliorare, darci di più. L'importante è che non faccia nulla, ma proprio nulla a livello governativo. Poi, cabaret a manetta!
Si muore di Covid, non di vaccino. E a chi lo nega, ricordo la frase di quell'imbianchino austriaco diventato poi un mostro in Germania: più grande è la menzogna, più grande è la possibilità che venga creduta