Siamo venuti in possesso del dialogo avvenuto tra Joe Biden e Mario Draghi nell'incontro di ieri a Washington: Biden a Draghi: «E Giuseppi? Che fine ha fatto Giuseppi? È diventato capo dei grillini? Oh povero... E come mai?»
Nell'aprile di che anno verrà riaperto al traffico Ponte Nuovo?
Che dolce Vlad! Alla sfilata della ricorrenza che ricorda la vittoria della Seconda Guerra mondiale, zio Vlad ha detto che è stato costretto a de-nazificare la vicina Ucraina. Non poteva tollerare oltre! Gli ucraini ringraziano, per quello stanno scappando a milioni all'estero: per testimoniare la loro felicità in tutto il mondo. E nessuno rompa con il fatto che i fascistelli di tutto il mondo sono così affascinati da Vlad il liberatore!
A volte si ha l'impressione che il grido "vogliamo la pace" suoni come "lasciateci in pace". Cambia il verbo, ma cambia completamente anche il senso di quella pace
Si fa sempre più dura la risposta dell'Unione Europea alla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Dopo le sanzioni, le minacce, gli espropri agli oligarchi, l'invio di armi agli ucraini, si ragiona sullo sganciare la bomba: mandare Matteo Salvini in Piazza Rossa. Se nemmeno questo funzionasse, pronta la soluzione finale: la diffusione tramite altoparlanti a Mosca di un ragionamento di Giuseppe Conte. La guerra porta veramente ad azioni crudeli.
La primavera è quella stagione in cui è estate se stai al sole, è inverno se stai all'ombra. Non è mia ma mi sembra azzeccata.
Crollano le azioni dei titoli legati al... divano, cioè al consumo di prodotti e servizi esploso durante la pandemia. Sagre e fiere piene di gente. Due buone notizie.
Noto che, dopo due mesi di combattimenti estesi e cruenti, i prigionieri da entrambe le parti in Ucraina siano pochissimi. Brutto segno...
Vedere la foto di Vladimir Putin che assiste alla Pasqua ortodossa con un candelotto di dinamite (pardon: una candela) in mano, apre il cuore a prospettive di pace. Eterna.
Secondo una statistica pubblicata sui giornaloni (diffidare comunque sempre delle "statistiche") un italiano su cinque non crede a ciò che sta accadendo in Ucraina, pensa sia frutto della propaganda ucraina, americana, neozelandese e via delirando. Quindi o si tratta di un colossale set holliwoodiano di filmone di guerra prossimamente nelle nostre sale, oppure di un'invasione sì, ma di turisti russi che si sa, non sono certo dei raffinatoni...