A spasso con il cane - Via con... Vento
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Lungo il Pontoncello facendo base a Zevio

Case padronali, corti circondate da grandi giardini, campi di mele, il tipico prodotto della zona, ma anche kiwi, fragole, pesche. Percorrendo la strada che da Verona Est conduce a Zevio, ci si immerge subito nella bella atmosfera della campagna a sud della città. Siamo già nell’area della cosiddetta Bassa veronese, terra fertile e ricca di acqua. Si può parcheggiare l’auto nello spiazzo che si trova poco prima di entrare in paese e dove si snoda la strada che porta, in direzioni opposte, lungo l’argine dell’Adige.

Parole chiave: Parco sull'Adige (1), Pontencello (1), A spasso con il cane (85), Zevio (10)
Lungo il Pontoncello facendo base a Zevio

Case padronali, corti circondate da grandi giardini, campi di mele, il tipico prodotto della zona, ma anche kiwi, fragole, pesche. Percorrendo la strada che da Verona Est conduce a Zevio, ci si immerge subito nella bella atmosfera della campagna a sud della città. Siamo già nell’area della cosiddetta Bassa veronese, terra fertile e ricca di acqua. Si può parcheggiare l’auto nello spiazzo che si trova poco prima di entrare in paese e dove si snoda la strada che porta, in direzioni opposte, lungo l’argine dell’Adige. Qui si accede al parco naturale di Pontoncello, un’area verde di 400mila metri quadrati che si estende tra i comuni di San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto e, appunto, Zevio.
Il parco, area protetta divenuta parco regionale di interesse locale, sta vivendo un periodo d’oro grazie alla recente realizzazione della pista ciclopedonale delle Risorgive, che lo collega al Mincio attraversando diversi Comuni della provincia. Dal nostro punto di partenza, si può passeggiare lungo la strada sterrata dalla quale si può godere una bellissima vista sui campi da un lato e sul fiume dall’altro; oppure, tempo permettendo, si potrà camminare a ridosso dell’argine, in un’area ricca di vegetazione e di animali selvatici, specialmente diverse specie di uccelli acquatici e piccoli mammiferi, che con un po’ di fortuna si potranno osservare lungo il fiume o tra gli alberi.
Sono numerosi i cani che accompagnano i loro proprietari in questo percorso alla portata di tutti: anche qui, come in tutte le aree protette, c’è l’obbligo di utilizzare il guinzaglio. Se il tempo a disposizione lo consente, si potrà camminare per diversi chilometri, gustando la bellezza di un paesaggio naturale senza traffico e rumori.
Rientrando alla base, merita senza dubbio visitare il bel centro di Zevio. Esso affonda la sua storia in un lontano passato: proprio qui infatti sono stati ritrovati diversi reperti di origine romana. Ed è incerta l’origine del suo nome: si pensa possa derivare dall’aggettivo latino devius, a significare la sua posizione di “paese fuori della via”, con riferimento alla vicina Postumia, a poco più di quattro chilometri di distanza. Ma secondo un’altra teoria, più probabile, Zevio deriverebbe da Jebetum, o Gebetum, aggettivo riferito alla popolazione dei Gepidi cui fu permesso, dopo la definitiva sconfitta subita nel 567 da parte del re longobardo Alboino, di stabilirsi in questo territorio.
Certo è che il paese ha avuto sempre un ruolo strategico nella difesa della città e prova ne è, tuttora, il fossato che circondava un fortino, utilizzato, distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli dai diversi dominatori che si susseguirono in questa zona. Tuttora è sopravvissuto il nome “castello”, a ricordo della costruzione originaria. Ma ciò che vediamo oggi è un’elegante villa gentilizia, di proprietà della famiglia veronese Sagramoso che ne entrò in possesso nella seconda metà del ’600 destinandola a luogo di ritrovo per incontri culturali. Villa Sagramoso, dopo il restauro alla fine degli anni ’80, è oggi sede del Comune. Camminando intorno al fossato si potranno vedere pesci, anatre, cigni, che qui sono di casa, grazie anche a un attento monitoraggio delle acque.
Questa passeggiata è ideale nei mesi invernali, essendo ben esposta alla luce; bellissima anche in autunno e primavera, è sconsigliabile nei mesi estivi per l’esposizione costante al sole nelle ore centrali della giornata.

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