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Il Parco dell’Adige, verso sud: bellezza a due passi dalla città

La bellezza dell’acqua e di una natura rigogliosa e incontaminata a poche centinaia di metri dal cuore della città. Procedendo verso sud, dopo il lungadige Galtarossa, si riscopre il silenzio e si trova uno spazio perfetto per programmare insieme al nostro cane un’escursione alla portata di tutti.

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Il Parco dell’Adige, verso sud: bellezza a due passi dalla città

La bellezza dell’acqua e di una natura rigogliosa e incontaminata a poche centinaia di metri dal cuore della città. Procedendo verso sud, dopo il lungadige Galtarossa, si riscopre il silenzio e si trova uno spazio perfetto per programmare insieme al nostro cane un’escursione alla portata di tutti. Siamo nell’ampia zona verde lungo il fiume Adige che dal 2005, col nome di Parco dell’Adige, si è trasformata in un’area naturale protetta gestita dal Comune di Verona. La parte sud, con la sua estensione di circa sei chilometri da Lungadige Galtarossa fino a villa Buri, è una meta molto amata dagli sportivi, ma anche da amici o famiglie che vogliono trascorrere una giornata all’aria aperta o fare un picnic.
Si può partire proprio dal lungadige o da via Ventotto Marzo, che poi prosegue verso il Lazzaretto, nella zona del Pestrino. Noi scendiamo lungo la strada sterrata vicino al ponte, e svoltiamo a sinistra seguendo la corrente dell’Adige. Il percorso ciclopedonale costeggia il fiume a ridosso di una fitta vegetazione tipica delle zone fluviali; alcuni piccoli sentieri si inoltrano tra le siepi e i cespugli e conducono alle rive del fiume.
Proseguendo a piedi la vista spazia in ogni direzione: dietro di noi le Torricelle, davanti i grandi campi coltivati a orto o frutteto, in fondo all’area del parco il bosco; in lontananza il campanile di San Michele, con le colline dell’Est veronese e i monti Lessini sullo sfondo. Il parco offre l’opportunità di scoprire una rigogliosa area rurale, ricca di campi coltivati e di aree boschive, che aiutano a immaginare l’atmosfera che si poteva respirare diversi secoli fa, quando un’ampia parte del territorio a ridosso della città non aveva conosciuto urbanizzazione.
Lungo tutto l’itinerario ci sono diversi cartelli informativi, dove si possono leggere alcune curiosità sull’ambiente e i suoi abitanti. Scopriremo così che è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico la zona a ridosso del letto del fiume, dove una ricca vegetazione è la dimora di numerose specie animali. Tra i luoghi più incontaminati c’è senz’altro l’isola del Pestrino, formatasi con il continuo depositarsi del materiale portato dal fiume, esempio di un biotopo tipico delle zone umide, ormai quasi scomparso lungo il corso del fiume. Qui ci sono piante di grandi dimensioni come il pioppo, il salice, l’acero, ma si trovano anche biancospini e rovi, edera e luppolo, gelso e robinia. Al di là dei campi coltivati a ortaggi o grano, poi, il bosco è costituito anche da importanti esemplari di carpino nero e bianco, frassino, farnia.
Tra i canneti lungo il fiume poi trovano rifugio il gabbiano reale e la capinera, la civetta e il gufo, il barbagianni e il picchio, e nidificano anche uccelli acquatici rari come il martin pescatore, il migliarino di palude, l’usignolo di fiume. Sulle rive sabbiose, con la dovuta cautela e attenzione alla corrente del fiume, si può programmare una sosta al fresco insieme al nostro quattrozampe, premunendosi di un’abbondante scorta d’acqua soprattutto nelle giornate calde e ricordandosi di utilizzare il guinzaglio per non spaventare gli animali selvatici.
In anni recenti il parco è stato al centro di dibattiti accesi circa il suo utilizzo e manutenzione. Nel 2017 è stato realizzato un nuovo accesso con un percorso ciclopedonale: partendo dall’area di via Brazze, prosegue in direzione dell’ingresso sud del parco Bosco Buri, per poi collegarsi alla pista lungo l’Adige che conduce a Zevio, da un lato, e all’interno del parco fino all’ingresso nord, dall’altro.
Con la sua enorme estensione il parco dell’Adige può essere la meta di diverse passeggiate. La visita può iniziare e terminare in diversi punti, più o meno vicini alla città. Vicino alla fossa Morandina c’è anche un percorso della salute e questo grande polmone verde è frequentato giornalmente dagli sportivi. Va ricordato che la passeggiata presenta diversi tratti esposti al sole ed è consigliabile quindi scoprire il parco nelle ore fresche della giornata, mentre durante la stagione invernale sarà piacevole passeggiare a qualsiasi orario. Nel periodo estivo è frequente imbattersi in feste ed eventi sportivi, oppure in gruppi escursionistici. Nei vicini quartieri del Pestrino, San Pancrazio e San Michele non mancano locande dog-friendly per una sosta prima di fare ritorno a casa.

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