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Le chiese giubilari in diocesi

di REDAZIONE
Il decreto vescovile del 1º novembre scorso che le costituisce 

Le chiese giubilari in diocesi

di REDAZIONE

Papa Francesco, con la Bolla Spes non confundit, del 9 maggio 2024, ha indetto il Giubileo Ordinario per l’anno 2025, che inizierà con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano il 24 dicembre 2024. Secondo le indicazioni del Santo Padre, domenica 29 dicembre 2024, anche nella nostra Chiesa Cattedrale di Verona verrà celebrata l’Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare.
Nelle Norme sulla concessione dell’indulgenza emanate dalla Penitenzieria Apostolica il 13 maggio 2024 si stabilisce che i fedeli possono conseguire l’Indulgenza plenaria giubilare attraverso: i sacri pellegrinaggi (Norme, I), la pia visita a luoghi sacri come chiese collegiate o santuari designati da ciascun Vescovo diocesano (cfr. Norme, II) e le opere di misericordia e penitenza (Norme, III). Per tale motivo, in virtù delle predette disposizioni, secondo il desiderio del Santo Padre che il Popolo di Dio “possa accogliere con piena partecipazione sia l’annuncio di speranza della grazia di Dio, sia i segni che ne attestano l’efficacia” (Spes non confundit, n. 6), ritenendo molto opportuno per l’utilità spirituale dei fedeli individuare nella Diocesi di Verona alcuni luoghi sacri, visitando i quali i fedeli possano conseguire i benefici spirituali connessi all’Indulgenza giubilare, con il presente Decreto
STABILISCO che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre 2024 e fino al 28 dicembre 2025, siano costituite chiese giubilari nella Diocesi di Verona, insieme con la chiesa Cattedrale:
• la Basilica di San Zeno Maggiore, in Verona • la Basilica di Lonato del Garda (BS)
• la Basilica di Santa Maria della Pace (Madonna di Campagna), in Verona
• la Basilica di Santa Teresa di Tombetta, in Verona
• la Basilica - Santuario della Madonna della Corona, in Ferrara di Monte Baldo (VR)
• il Santuario diocesano San Giovanni Calabria (S. Zeno in Monte), in Verona
• il Santuario cittadino del Tempio Votivo, in Verona
• il Santuario diocesano del Perpetuo Soccorso, in Bussolengo (VR)
• il Santuario Madonna della Salute, in Porto Legnago (VR)
• il Santuario Madonna di Lourdes, in Verona
• il Santuario Madonna del Carmine, in S. Felice del Benaco (BS)
• il Santuario Madonna del Frassino, in Peschiera del Garda (VR)
• il Santuario di Santa Maria Assunta della Bassanella, in Soave (VR)
• la Cappellania del Policlinico Borgo Roma, in Verona
• la Cappellania dell’Ospedale Civile Maggiore Borgo Trento, in Verona.
In tali chiese, per i fedeli sarà possibile lucrare l’Indulgenza giubilare, secondo le consuete indicazioni della Chiesa – confessione sacramentale individuale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice – e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025 (Norme, II): se, individualmente o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare stabilito e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede, in qualsiasi forma legittima, e invocazioni a Maria, Madre di Dio, affinché in questo Anno Santo tutti possano “sperimentare la vicinanza della più affettuosa delle mamme, che mai abbandona i suoi figli” (Spes non confundit, n. 24). Si ricorda che “i fedeli veramente pentiti che non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle pie visite per gravi motivi (come anzitutto tutte le monache e i monaci di clausura, gli anziani, gli infermi, i reclusi, come pure coloro che, in ospedale o in altri luoghi di cura, prestano servizio continuativo ai malati), conseguiranno l’Indulgenza giubilare, alle medesime condizioni se, uniti in spirito ai fedeli in presenza, particolarmente nei momenti in cui le parole del Sommo Pontefice o dei Vescovi diocesani verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione, reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene (ad es. nella cappella del monastero, dell’ospedale, della casa di cura, del carcere...) il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita” (Norme, II). Invoco su tutti la Benedizione del Signore.
Domenico Pompili
Vescovo di Verona

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