Va in onda il miracolo della vita
Proprio mentre il nostro Paese segna il tasso di natalità più basso degli ultimi cento anni, con Coppie in attesa Rai Due vuole mostrare ai telespettatori quanto è bello, invece, realizzare il desiderio di diventare genitori...
Proprio mentre il nostro Paese segna il tasso di natalità più basso degli ultimi cento anni, con Coppie in attesa Rai Due vuole mostrare ai telespettatori quanto è bello, invece, realizzare il desiderio di diventare genitori. In questo docu-film si raccontano, infatti, le storie di otto coppie in attesa di un figlio. I protagonisti sono ripresi nella loro quotidianità, nei loro discorsi feriali, nelle loro aspettative, nei gustosi siparietti alla presenza di nonni e suoceri, ma soprattutto nel loro entusiasmo di poter mettere al mondo una creatura. Sono tante le lacrime di commozione, come i larghi sorrisi che compaiono davanti alle telecamere, quasi fossero il riassunto più bello di chi spera, immagina che la gioia di diventare papà e mamma possa far superare e ridimensionare ogni possibile problema. Per questi futuri genitori l’arrivo di un bebè è un bello spettacolo della vita reale che merita di poterlo diventare anche in televisione. Non tutto nelle storie di queste coppie va a gonfie vele, diversità e somiglianze con gli altri genitori si rincorrono per dare mordente alla trama dove questi adulti stanno per realizzare il sogno di paternità e maternità, consapevoli che la loro vita sarà cambiata dal piccolo in arrivo. Talora non tutto si risolve nel migliore dei modi, ma a farla da padrone è il finale scontato: la nascita in sala parto.
L’autrice del programma, Simona Ercolani, con intuito femminile e con fiuto per le preferenze dei telespettatori, ha ideato un docu-film convincente, non esente da limiti, ma in ogni caso davvero coraggioso. Mettere in scena in prima serata persone qualsiasi che accettano di mostrare e un po’ romanzare il proprio vissuto, non così comune come magari poteva esserlo in passato, è una sfida interessante. Lo stile della narrazione è la maggior parte delle volte garbato, mai troppo invadente. Qualche scena costruita ad arte non fa perdere però il sapore della verosimiglianza con le situazioni realmente accadute.
Se l’estate scorsa Rete 4 aveva toccato lo stesso argomento della nascita con la serie inglese L’amore e la vita-Call the midwife, puntando l’attenzione sul ruolo delle ostetriche, ora è di sicuro molto più coinvolgente vivere l’emozione di un neonato cullato in braccio a papà e mamma. Dopo i nove mesi di attesa per la coppia, i suoi primi giorni di vita sono davvero emozionanti e non possono che rallegrare. Il misero 5% di share rivela però ancora una volta che il piccolo schermo è lo specchio fedele del Paese dove sono sempre meno gli italiani che decidono, dando credito al futuro, di mettere al mondo figli.