Solo l’amore non basta per lo share

Solo per amore è di fatto il grande motivo ideale che anima ogni fiction che si rispetti e questo a maggior ragione vale per la nuova serie di Canale 5 che porta proprio questo titolo.
La trasmissione s’inserisce nel grande filone delle tre S: sesso, soldi e sangue. Proprio dalla miscela di questi tre ingredienti si confeziona una storia che ha per protagonista una famiglia borghese alle prese con il rapimento del figlio prediletto, dal passato oscuro. Il tragico evento riporta alla memoria il sequestro che anni prima coinvolse la moglie del malcapitato e con esso i fantasmi ancora presenti nella vita agiata di questa coppia modello. Non mancano i segreti inconfessabili, il rapporto amoroso tra vittima e carceriere come tra ostaggio e salvatore, in un circolo vizioso dove a prevalere sono sempre la meschinità e il doppio gioco rispetto all’assunzione di responsabilità. La fiction è chiaramente allusiva, anche nella colonna sonora, al successo di Rai Uno Una grande famiglia che iniziava pressappoco allo stesso modo. Anello di congiunzione tra i due programmi sono le interpretazioni di Valentina Cervi e Giuditta Saltarini, sempre ineguagliabile nel ruolo della donna di classe. Gli altri attori protagonisti – da Antonia Liskova, a Kaspar Capparoni, Massimo Poggio, Camilla Filippi, Lorenzo Balducci fino ad Anita Zagaria – sono volti assai noti agli appassionati di questo genere di trasmissioni.
Mediaset, dunque, ha puntato sui beniamini del pubblico per rilanciare le sue fiction che ultimamente non riescono più a vincere la battaglia dello share. La seconda puntata di questa nuova storia, peraltro, è stata vista da neppure 4 milioni di telespettatori ed è stata battuta perfino da Chi l’ha visto? di Rai Tre. Per questo i dirigenti di rete hanno pensato di cambiare giorno di programmazione e di farla trainare da Il segreto, telenovela spagnola regina di ascolti in onda la domenica sera. Le fiction di Canale 5 hanno bisogno di affidarsi a qualcosa di ben solido, non riuscendo più a stare in piedi da sole a causa di una trama e di una sceneggiatura troppo enfatizzate, da fotoromanzo, che portano in scena sentimenti alquanto sopra le righe oppure anestetizzati, come fossero di plastica, troppo distanti da quelli della vita reale. Al contrario i programmi direttamente concorrenti di Rai Uno, all’insegna della semplicità, del racconto del nostro passato, della conquista dei valori più belli e limpidi catturano molto di più l’interesse con il loro mai celato intento pedagogico. Il solo amore non basta più per vincere la battaglia dell’audience.