Spiato in tv
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Per “abbattere” il muro serve la fortuna

Da circa un mese Canale 5 nella fascia preserale manda in onda The Wall, format che arriva dagli Stati Uniti. La conduzione di questo nuovo gioco televisivo trasformato in spettacolo è affidata a Gerry Scotti, presentatore collaudato e grande beniamino del pubblico...

Parole chiave: The Wall (1), Spiato in tv (184), Gerry Scotti (2), Giuseppe Begnigni (48)
Per “abbattere” il muro serve la fortuna

Da circa un mese Canale 5 nella fascia preserale manda in onda The Wall, format che arriva dagli Stati Uniti. La conduzione di questo nuovo gioco televisivo trasformato in spettacolo è affidata a Gerry Scotti, presentatore collaudato e grande beniamino del pubblico. A farla da padrone nello studio televisivo è un enorme muro (questo significa the wall in inglese) che si presenta simile a un grande flipper dove vengono lasciate cadere delle enormi sfere che in base alle caselle dove finiranno la loro corsa faranno guadagnare più o meno soldi alla coppia concorrente. I giocatori devono avere tra loro un grande affiatamento. In due delle tre fasi di gioco è messa alla prova la loro reciproca sintonia, tanto che indovinare se l’amico rinchiuso in una stanza d’isolamento sia in grado o meno di rispondere ai quesiti che gli sono proposti fa aumentare o dimezzare il premio finale. Questo game show combina insieme l’adrenalina, caratteristica di ogni sfida in cui le variabili sono davvero molte, e il racconto di vita di una famiglia in cerca di fortuna per poter realizzare un proprio sogno nel cassetto. Le telecamere issate perfino sul piano stesso del muro vogliono ancora di più far immedesimare il telespettatore in presa diretta con quanto sta per succedere. Più che le conoscenze richieste che non vanno oltre la cultura generale, questo programma si affida in maniera decisiva alla fortuna, capace di dare o prendere, come più volte, con saggezza, il conduttore ricorda ai suoi concorrenti. Un semplice passatempo della fanciullezza viene perciò, attraverso la televisione, trasformato alla guisa di un moderno gioco elettronico che spesso si caratterizza per livelli di difficoltà sempre più intensi che occorre superare per proseguire nella sfida. Il presentatore entra subito in empatia con i possibili milionari e condivide animatamente con loro la suspense per un’eventuale vincita o il rammarico per una manche andata male. Scotti tratta con assoluto rispetto i concorrenti, fa il tifo per loro e vi s’immedesima quando i due sfidanti si rincontrano a fine puntata e mettono a confronto le scelte fatte accompagnandoli perché ci sia sempre un lieto fine in questa avventura. Fino ad ora l’Auditel non ha assegnato a questa trasmissione la medaglia come programma più visto che rimane sempre L’Eredità in onda su Rai 1. La freschezza del gioco e la briosità della conduzione possiedono, comunque, tutte le carte in regola per riuscire ad abbattere anche questo muro che sembra invalicabile.

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