Nessun mistero, tutto già visto
Se il titolo I misteri di Laura lascia immaginare segreti e intrighi, in realtà la nuova fiction di Canale 5 di enigmatico ha soltanto le indagini che la protagonista e i suoi colleghi poliziotti devono risolvere per scoprire l’assassino di turno...
Se il titolo I misteri di Laura lascia immaginare segreti e intrighi, in realtà la nuova fiction di Canale 5 di enigmatico ha soltanto le indagini che la protagonista e i suoi colleghi poliziotti devono risolvere per scoprire l’assassino di turno. Per il resto, infatti, questo racconto, come tanti di altri d’importazione spagnola arrivati ultimamente sui nostri teleschermi, si situa nel grande filone della commedia “sentimentale-lavorativa”. Infatti proprio nell’ambito professionale nascono e finiscono gli amori dei protagonisti.
Il commissario di polizia Laura Moretti, separata dal marito colto in flagrante adulterio con una collega, si ritrova a gestire tre figli in età scolare e a provare a dimenticare senza grande fortuna la sua vita coniugale. L’ex coniuge, divenuto nel frattempo suo superiore, tenta in tutti i modi di riconquistarla ma deve competere con un nuovo sottoposto dallo sguardo fascinoso e scanzonato, arrivato a lavorare presso l’identica stazione di polizia. Un triangolo amoroso al cui interno si accavallano la trama sentimentale e quella investigativa, portando inevitabilmente a confondere gli aspetti privati e professionali, come avveniva in Ho sposato uno sbirro. La situazione ricorda, inoltre, molto da vicino Provaci ancora prof! con Veronica Pivetti, dove anche lì si mescolavano passione e indagini in un continuo “vorrei ma non posso” dell’insegnante verso le avances del commissario Berardi.
A metà tra i due personaggi da lei interpretati, quello di una direttrice di giornale sofisticata e isterica in Tutti pazzi per amore e quello di un medico freddo ma esperto in Braccialetti Rossi, Carlotta Natoli presta il volto a questo servitore dello Stato apparentemente svagato sul lavoro e inconcludente nella vita familiare che suscita però grande simpatia.
La serie, prodotta in Italia da Luca Barbereschi, abbonda di luoghi comuni fin dalla prima scena e proprio per questo è godibile e rassicurante. Gli sviluppi sono prevedibili quanto divertenti, viaggiando spesso sui binari delle coincidenze che inesorabilmente fanno intuire un possibile futuro senza che però si realizzi. È curioso notare inoltre come il nome Laura sia abbastanza inflazionato nelle fiction, visto che aveva già dato il titolo a una produzione del 2009; così pure nelle famiglie del piccolo schermo compaiono sempre più frequentemente coppie di gemelli, come recentemente in È arrivata la felicità su Rai Uno. Per i telespettatori, dunque, nessun mistero, ma solo solide certezze confermate anche da un buon 10% di share totalizzato nelle prime puntate.