Ma l’effetto nostalgia non è vincente
Dopo vent’anni di assenza i Giochi senza frontiere sono tornati sul piccolo schermo con il nome di Eurogames. La celebre trasmissione andata in onda dal 1965 all’82, quindi dall’88 al ’99, vede ora gareggiare in prove di abilità le rappresentative di Germania, Grecia, Italia, Spagna, Polonia e Russia.
Dopo vent’anni di assenza i Giochi senza frontiere sono tornati sul piccolo schermo con il nome di Eurogames. La celebre trasmissione andata in onda dal 1965 all’82, quindi dall’88 al ’99, vede ora gareggiare in prove di abilità le rappresentative di Germania, Grecia, Italia, Spagna, Polonia e Russia. A Cinecittà World di Roma questi Paesi si sfidano in giochi dove molto spesso a farla da padrona è l’acqua. Gli autori, con un estro particolarmente vivace e fantasioso, s’ispirano nelle diverse gare a qualche tradizione riconducibile alle località dalle quali provengono i concorrenti in gara. Così, indossando costumi alquanto buffi, i giocatori si cimentano in improbabili competizioni tra cascate in piscina e corse su terreni resi scivolosi e impervi. La passione e il divertimento sono le grandi molle che motivano la partecipazione e l’impegno. Al termine di ognuna delle sei puntate, la vittoria assegnata alla squadra migliore non porta alcun tipo di premio o ricompensa, se non la possibilità di aver regalato un momento di felicità a tante persone. Mediaset che ha raccolto il timore da sempre nelle salde mani della Rai, ha chiamato alla guida del programma Ilary Blasi (nella foto) e Alvin. La conduttrice, reduce da Il Grande Fratello Vip, fatica a entrare nello spirito della trasmissione, ben diversa da un reality o da un talent-scout. La sua spalla, invece, sa coniugare bene il commento delle diverse gare fondendo in modo azzeccato e piacevole la giusta dose di freschezza, brio e capacità di dare il tempo giusto al programma.
Il campione olimpionico Yuri Chechi, in sostituzione di Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi, dirige come simpatico e rigoroso unico giudice di gara le diverse prove, non scordando mai di mettere sempre in primo piano lo spirito di fratellanza che anima la trasmissione.
Il giorno di messa in onda, il giovedì, è davvero impegnativo per riuscire a vincere la sfida dello share che finora ha sempre assegnato il riconoscimento di programma più visto a Rai 1 con Un passo dal cielo 5, fiction benamata dal grande pubblico. L’effetto nostalgia non sta dando i risultati sperati ma non spegne l’entusiasmo di chi ritiene che comunque l’importante nel campo del gioco (forse più che in quello degli ascolti) non sia vincere ma partecipare.
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