Spiato in tv
stampa

La settima porta è aperta per pochi

Dopo l’inaspettato fallimento in prima serata dello scorso dicembre, è tornato su Rete 4 La settima porta, magazine d’informazione scientifica che esplora i fenomeni naturali e i sempre nuovi traguardi e possibilità raggiunte dalla scienza...

La settima porta è aperta per pochi

Dopo l’inaspettato fallimento in prima serata dello scorso dicembre, è tornato su Rete 4 La settima porta, magazine d’informazione scientifica che esplora i fenomeni naturali e i sempre nuovi traguardi e possibilità raggiunte dalla scienza. Alessandro Cecchi Paone (nella foto), giornalista specializzato nella divulgazione scientifica, conduce il telespettatore attraverso una carrellata di filmati a capire meglio il funzionamento delle grandi leggi della natura e della tecnica. Nel corso del programma si mescolano insieme storie di vite che sono state salvate grazie ai progressi della ricerca scientifica, la spiegazione di strane manifestazioni che regolano la vita dell’universo e la prevenzione da possibili incidenti domestici. Ad affiancare il conduttore in uno studio privo di pubblico, intervengono con filmati registrati il biologo Vincenzo Venuto e Carolina Rey, desiderosa di trovare risposta ai grandi quesiti scientifici.
Il confronto con Quark, il fortunato prodotto ideato da Piero Angela, è inevitabile. Su questo canale da sempre destinato a temi leggeri, prevalentemente rivolto a un pubblico femminile, il programma usa spesso i toni del sensazionalismo, dell’immagine provocante piuttosto che la descrizione rigorosa. La trasmissione si colloca, dunque, a metà strada tra il format di Angela e le ridicole e fantasiose scoperte di Roberto Giacobbo con Voyager. Il conduttore si vuole staccare completamente da quest’ultimo rivendicando la propria razionalità assoluta talora irriverente, ma non convince per la sua voglia di protagonismo e un pizzico di superbia che gli impediscono di muoversi con riconosciuta e affermata autorevolezza in questo campo. I temi trattati, come il ghiaccio e il fuoco, sono talmente vasti che sotto questo cappello si può inserire qualsiasi genere di documentario o reportage, per la maggior parte di produzione americana.
La ricomparsa nel palinsesto, ormai a fine stagione televisiva e in orario diverso, pare proprio manifestare l’intento dell’editore di svuotare dal magazzino quanto finora non era stato mandato in onda. Il pubblico che segue Cecchi Paone in prima o seconda serata supera di poco il 3%. Più che l’orario di programmazione allora è proprio lo stile del conduttore che, più che aprire la porta della scienza con nuovi interrogativi, chiude, invece, con certezza scientifica la quasi totalità degli schermi televisivi.

Tutti i diritti riservati
La settima porta è aperta per pochi
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.