Con “Ulisse” la scienza in tv piace sempre
La Rai, pur nel mutare dei tempi e nell’ampliamento della propria offerta, non ha mai abbandonato del tutto la sua funzione educativa verso gli italiani. Da più di 10 anni, infatti, Ulisse- il piacere della scoperta, continua, sulla scia di Quark, il primo programma di divulgazione scientifica del piccolo schermo...
La Rai, pur nel mutare dei tempi e nell’ampliamento della propria offerta, non ha mai abbandonato del tutto la sua funzione educativa verso gli italiani. Da più di 10 anni, infatti, Ulisse- il piacere della scoperta, continua, sulla scia di Quark, il primo programma di divulgazione scientifica del piccolo schermo, a voler accompagnare i telespettatori alla scoperta di tutto ciò che di bello contiene il nostro pianeta.
Il ritmo narrativo è quello di un romanzo illustrato che svela progressivamente una trama inedita e sempre affascinante. Pur utilizzando parole di uso comune, i contenuti spiegati sono ben distanti dalla banalità e hanno la capacità di tenere continuamente desta la curiosità mescolando la tradizione, la scienza e magari qualche gustoso aneddoto. Emblema della trasmissione è Alberto Angela, figlio d’arte per quanto riguarda la comunicazione scientifica in Tv, che raccogliendo e portando avanti il testimone del padre Piero, è riuscito ad attraversare un suo personale percorso professionale senza rimanere schiacciato dall’ombra pesante del genitore.
Tutto può esser motivo di scoperta e di conoscenza: dai fenomeni climatici, ai fatti più importanti che hanno attraversato e segnato le vicende della storia, fino ai grandi monumenti dell’arte. Il richiamo nel titolo a Ulisse rimanda immediatamente all’eroe greco che, secondo Dante, avrebbe voluto oltrepassare il mondo fino allora conosciuto che finiva allo stretto di Gibilterra. Il desiderio di sfidare la sorte del condottiero antico esprime bene lo scopo della trasmissione di voler svelare ogni mistero perché ogni cosa, a detta dei suoi autori, può avere una sua spiegazione scientifica. La trasmissione è così espressione perfetta di un certo modo di pensare che reputa la scienza l’unico strumento di conoscenza del mondo, relegando tutto ciò che essa non è capace di dimostrare nel grande mare della superstizione.
Lo studio televisivo da dove sono mandati in onda tanti contributi filmati riproduce l’aspetto scenografico del foro romano, luogo d’incontro e di scambio d’informazioni. Tratto distintivo di questo programma, come di molti altri di divulgazione, è l’inconfondibile voce narrante di Saverio Indrio che con il suo tono impostato conferisce autorevolezza a tutto ciò che è proposto. Per sistema Qualitel, promosso dalla Tv di stato per valutare come il pubblico gradisce quanto gli viene proposto, questo programma è stato nel 2015 la trasmissione più amata dagli italiani. L’appuntamento con Angela è sempre un ottimo prodotto purché non si ritenga infallibile come quella scienza che vuole divulgare.-