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Nove gioielli di fede e d’arte sparsi per l’Est Veronese

di ADRIANA VALLISARI
Pellegrinaggi “locali” nell’anno giubilare: ecco le mappe

Nove gioielli di fede e d’arte sparsi per l’Est Veronese

di ADRIANA VALLISARI
Un pellegrinaggio “locale”, nell’anno del Giubileo, alla scoperta delle “Le vie della fede”. È la proposta elaborata dal Gruppo Ctg East Veronautoctona aps, che ha sede a Lavagno, per far riscoprire ai veronesi nove gioielli di fede e d’arte disseminati nell’Est Veronese. E magari ancora poco noti o visitati. 
Sorti in prossimità delle due più importanti vie di comunicazione del mondo antico, la Postumia e la Porcilana, i primi oratori fiorirono con la diffusione del cristianesimo, diventando nei secoli punti di riferimento per la popolazione e pure per tanti pellegrini diretti a Roma, come quelli che percorrevano (e percorrono) la Romea Strata. «Cogliendo la coincidenza dell’anno giubilare, abbiamo deciso di proporre tre itinerari per far conoscere queste chiese», informa Marco Malavasi, presidente di East Veronautoctona, che raduna un’ottantina di soci, tra cui una ventina di animatori culturali e ambientali.
Le proposte interessano il santuario della Bassanella (che è chiesa giubilare) e la chiesa di San Giorgio a Soave, la chiesetta di San Pietro in Briano a Cazzano di Tramigna, l’abbazia di San Pietro a San Bonifacio (diocesi di Vicenza), il santuario della Madonna della Stra’ a Belfiore, la chiesa di San Pietro in colle a Caldiero, il santuario di Santa Maria della Pieve a Colognola ai Colli, la chiesa di San Dionigi a Tregnago e la chiesa di Monte San Pietro a Badia Calavena.
«Si tratta di tre percorsi che si possono fare in autonomia, consultando il nostro sito (www.eastverona.com) o la brochure con i disegni realizzati da Laura Tamellin e arricchita dalla voce di un personaggio storico, raggiungibile inquadrando un Qr Code, oppure contattandoci per organizzare delle visite guidate in giorni diversi da quelli di apertura», spiega Sara Lucchi, la socia dell’associazione che ha curato gli itinerari insieme a Gabriella Ambrosini e a Rosa Musolino. La mail di riferimento è east@veronauctona.it, il numero 366.1646266.
Le aperture sono previste ogni terza domenica del mese; per alcune realtà, però, è consigliato chiamare prima in parrocchia per verificare la possibilità di accesso, ristretta ai mesi estivi (è il caso della chiesa di Monte San Pietro a Badia Calavena, e di San Pietro in Briano a Cazzano).
Chi sono i destinatari degli itinerari? «Gruppi parrocchiali della diocesi, circoli Noi e scout, persone interessate alla storia dell’arte medievale, pellegrini: grazie alla collaborazione con i parroci e i volontari che si occupano della gestione quotidiana di queste chiese, e all’avallo della Diocesi, è stato possibile metterle in rete», riferiscono gli organizzatori. Impossibile elencare qui le bellezze di ciascuna: l’invito è di scoprirle, perché spesso, dietro alla semplice facciata, si celano tesori d’arte e di devozione che meritano di essere ammirati. Abbinandovi, magari, la scoperta del territorio in cui sono immerse, con castelli (Soave, Tregnago e Illasi), ville e itinerari nel verde (come la via dell’Iris, la “Vecia via della lana” o il percorso dei 10 capitelli). «Il nostro sogno è di promuoverle nell’anno giubilare, ma di poterle poi tenere aperte in modo stabile anche dopo: per questo servono volontari», conclude Malavasi. Chi avesse tempo e voglia, è avvisato. 

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