I Benetton, la Patagonia e il popolo dei Mapuche

Alla fine del mondo. La vera storia dei Benetton in Patagonia è un’inchiesta giornalistica, scritta a quattro mani da Monica Zornetta e Pericle Camuffo, che porta alla luce il ruolo e le responsabilità della famiglia veneta dei Benetton sul destino di un popolo martoriato come quello dei Mapuche, nella lontana Argentina. Latifondisti nella Patagonia e possessori di terre che dovrebbero essere in realtà in possesso degli indigeni locali, i Benetton sono al centro della storia raccontata nel libro, edito dalla coraggiosa casa editrice Stampa Alternativa. La vicenda descritta è quella di un conflitto per il possesso di un territorio, abitato per secoli proprio dai Mapuche e negli ultimi trent’anni svenduto da parte del governo argentino, senza che peraltro ne avesse diritto, ai grandi investitori del nord America e dell’Europa. Ed è così che all’inizio degli anni Novanta la famiglia trevigiana divenne proprietaria di oltre 900mila ettari di terra con lo scopo di allevarvi bovini e coltivare soia. Fra le prime azioni portate a termine ci fu quella di espellere dai loro nuovi possedimenti le persone che vi abitavano da decine di generazioni, costringendole a cercare sostentamento in modi lontani anni luce dal loro stile di vita. Quando, però, all’inizio di questo secolo arrivò la crisi economica per il Paese sudamericano, quel popolo indigeno capì che era finalmente arrivato il momento di cominciare a rivendicare i propri diritti, con manifestazioni pacifiche e occupazioni di suolo. Azioni che hanno spesso portato, però, a lunghe cause in tribunale, nella migliore delle ipotesi, e a violenti soprusi da parte delle forze dell’ordine, nella peggiore. Contro i Mapuche, infatti, il governo utilizza la legge sull’antiterrorismo, in modo da poterli reprimere con la forza. Non a caso non sono poche le vittime di questa situazione. Fra queste anche Santiago Maldonado, un ragazzo bianco che ha deciso di sposare la causa degli indigeni e che ha pagato a caro prezzo la sua scelta. Il suo sacrificio, però, ha portato la vicenda alla ribalta internazionale, facendola arrivare fino a papa Francesco e sono in molti ora, a cominciare dal premio Nobel per la pace Adolfo Maria Pérez Esquivel, a lottare al fianco di questo sfortunato popolo, che chiede solo di poter continuare a coltivare le proprie terre, come ha fatto per secoli e secoli.
Con uno stile che mette insieme l’investigazione giornalistica e quella socio-storiografica, Zornetta e Camuffo ci accompagnano in questa vicenda che si svolge ai confini del mondo ma con alcuni dei suoi protagonisti molto vicini a noi.