Con levità alla scoperta del Sol Levante
La Pina – Federico Giunta
I love Tokyo
Vallardi – Milano 2017
pp. 240 – euro 15,90
Prima di affrontare un viaggio, specie se l’organizzazione è “fai-da-te”, è consuetudine dei più leggere una o più guide per documentarsi sul Paese che si andrà a visitare.
Per quanto riguarda il Giappone, sullo scaffale della libreria, accanto ai tradizionali manuali prediletti dal viaggiatore, si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto I love Tokyo. Non è quella che, come ammette la stessa coautrice, si può definire una guida; non è nemmeno un romanzo. È un testo semplice, fresco nella grafica e agevole nella lettura, che non ambisce di certo a scansare le altre più seriose pubblicazioni. Anzi: scorrevole e divertente, per certi versi le completa, dispensando curiosità che al turista alle prese con le abitudini (talvolta eccentriche) o la lingua del Sol Levante possono essere utili.
Rapper e conduttrice sia radiofonica che televisiva, La Pina dichiara fin dal principio il suo spassionato amore per Tokyo. Sentimento che impregna il libro, scritto – e s’intuisce – da chi la megalopoli giapponese la conosce come il quartiere in cui vive. Infatti il Giappone ha iniziato a scoprirlo da giovane, per impegni di lavoro del padre, l’architetto e designer Andrea Branzi. Là è ritornata diverse volte, ben quarantatré in totale, facendo da guida agli amici. Una passione, insomma, che ha sempre voluto condividere. Pure con il marito Emiliano Pepe, al quale ha chiesto di comporre la colonna sonora del volume: brani da scaricare attraverso Qr Code, un codice digitale che si può leggere tramite smartphone e che rimanda a contenuti speciali on line, tra i quali dei video.
Parola d’ordine: praticità. Perché La Pina, che è evidentemente donna di mondo, riesce a prevedere i dubbi che emergono nel momento in cui una persona si appresta a pianificare una trasferta verso oriente: dall’acquisto del biglietto aereo alla preparazione della valigia, dalla stagione da prediligere ai film o libri da non farsi mancare, dalla scelta del quartiere in cui soggiornare al tipo di hotel, fino all’arrivo in loco. Insegna l’uso corretto delle bacchette, snocciola vocaboli. Suggerisce modalità di comportamento da adottare con i giapponesi: popolo gentile, timido e pacato ma ben inquadrato da regole: non si può fumare all’aperto, se non in aree dedicate, e bisogna rispettare le file; mai aprire le portiere del taxi, perché automatiche, né rispondere al telefono su metro e treni. Dà indicazioni inoltre su come spostarsi e orientarsi con i mezzi pubblici e ovviamente su quali piatti ordinare al ristorante o, per gli amanti dello street food, alle numerose bancarelle. Non ultimo, indica dove andare a fare shopping. Perché dal Paese di ninnoli e pupazzetti, oltre che della tradizione manga, è impossibile ritornare a casa senza un souvenir...