Don Lorenzo Guidotti, parroco bolognese, di sicuro non gioca di fioretto quando deve dire qualcosa. E soprattutto non le manda a dire. Qualcuno dovrà ricordargli che ai tempi del politicamente corretto bisogna stare attenti a ciò che si dice e a come lo si dice, soprattutto quando di mezzo ci sono minorenni, i quali godono di una sorta di intoccabilità.
L'approfondimento settimanale di Monsignor Bruno Fasani
Il caso Weinstein, il produttore di Hollywood accusato di aver abusato di molte attrici o aspiranti tali, ha avuto lo stesso effetto del crollo di una diga. Dopo le prime denunce, quasi fosse esplosa un’epidemia a livello planetario, non si contano più i casi di donne che sono uscite allo scoperto denunciando veri o presunti abusi subiti...
Quando parte la notizia, mancano quattro giorni alle elezioni regionali in Sicilia. Berlusconi è giù per la campagna elettorale, che vede il suo partito favorito per la vittoria. Dalla Procura di Firenze, con un tempismo degno dell’arresto di un criminale, si riaprono le indagini contro di lui. L’accusa? Mandante presunto delle stragi di mafia del 1993, quelle di Roma, Milano e Firenze.
Ci sono notizie che mettono in dubbio l’asserito detto che l’uomo sia tra tutti gli animali l’unico dotato di intelligenza. Non potendo negare che comunque qualcosa ci distingua da uno scimmione qualsiasi, non resta che affidarsi alle teorie di Binet e Simon, secondo i quali non esiste un quoziente di intelligenza, quanto un’età mentale. Questa fa sì che uno possa avere trent’anni ma portare a spasso il cervello di un bambino non ancora cresciuto.
È risaputo che, di questi tempi, mostrare i denti e i muscoli contro gli immigrati è operazione che in politica rende. Devono averlo pensato anche in Austria, dove, dalla scorsa settimana, è proibito indossare il niqab e il bourqa da parte delle signore musulmane, così come portare passamontagna fuori dalle piste da sci o indossare caschi che non consentano l’identificazione del viso.
Gradasso, sbruffone, cinico, sarcastico, beffardo. E assassino. Assassino di quattro innocenti, ammazzati a nome dei proletari comunisti armati, prima di scappare in Francia, poi in Brasile e quindi l’ultimo tentativo di passare in Bolivia, una volta fiutato che le arie carioca stavano diventando poco salubri per la sua situazione giudiziaria.
Non passa giorno senza che qualche presunta Madonna non faccia la sua apparizione a casa di qualche devoto. L’ultima sembra in Centro Italia, nell’Ascolano per l’esattezza. Dice il santone di turno che il quadro trasuda olio. La Madonna del frantoio, la chiameremo per comodità.
Non passa giorno senza che i media ci consegnino episodi di cronaca nera legati alla presenza dei profughi dentro le nostre città. Li chiamiamo profughi, cioè gente che scappa da terre devastate dalla guerra e dalla violenza, anche se in realtà solo il 10% tra di loro risulta idoneo ad essere classificato tale...
Leggo che nel 2005 il premio Nobel per l’Economia è stato dato all’americano Thomas Schelling. Non lo ricordavo, soprattutto non ricordavo il motivo per cui gli era stato assegnato. La sua genialità era stata quella di aver studiato e messo a fuoco la ricaduta economica e sociale dei comportamenti quotidiani, che spesso siamo portati a guardare con superficiale indifferenza...
C’è uno spot pubblicitario che sta risvegliando gli scrupoli di qualche italiano. Scrupoli un po’ pelosi, a dire la verità, anche se sembrano supportati da un rilievo mediatico degno di una causa col botto. Lo spot è quello che pubblicizza una merendina di una nota casa di prodotti dolciari. In campo entra una bambina, che sembra uscita dal pennello di Antonello da Messina, la quale, tutta perfettina, chiede alla madre una «colazione leggera ma decisamente invitante, che possa coniugare la voglia di leggerezza e golosità»...