Editoriale
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Minutella non è il vescovo di Verona

È per me motivo di grande sofferenza sapere che il signor Alessandro Minutella viene ancora a celebrare la Messa nella diocesi di Verona

Parole chiave: Minutella (1), Editoriale (407), Mons. Giuseppe Zenti (330)

È per me motivo di grande sofferenza sapere che il signor Alessandro Minutella viene ancora a celebrare la Messa nella diocesi di Verona. Ciò significa infatti che anche a Verona esistono suoi fans. E io, come Vescovo, cioè come sentinella della fede cattolica, autentica ed integra, non posso starmene in silenzio. Il signor Minutella, prete di Palermo, a suo tempo sospeso a divinis, destituito dallo stato clericale e scomunicato, non fa più parte, per sua libera scelta, della Chiesa cattolica, benché dichiari se stesso come il profeta mandato a predicare la vera dottrina cattolica, sotto l’egida della Madonna! Sta di fatto che celebra la Messa, in rito antico, in piena contraddizione con il senso stesso della Messa, che è Mistero fontale di comunione ecclesiale e, perciò, oltre che celebrarla illecitamente, ne fa una parodia. Lui, infatti, non è per nulla in comunione con la Chiesa cattolica. Soprattutto per il fatto che non è in comunione con il Papa attuale, che smaccatamente non riconosce Papa. Si erge in tal modo al di sopra del Collegio cardinalizio che l’ha legittimamente eletto Papa. In ciò dimostra una superbia arrogante che lascia esterrefatti. Inoltre lo sfida con un linguaggio provocatorio e beffardo e lo tratta con una cattiveria che sconfina con l’odio, accusandolo di trascinare la Chiesa nel baratro dell’eresia. Lui invece è eretico e scismatico! A lui dunque mancano le credenziali minimali per trasmettere ai fedeli cattolici affidati al mio ministero il patrimonio della fede apostolica. Ora, di fronte alle incivili prese di posizione del signor Minutella nei confronti di papa Francesco, come Vescovo della mia diocesi, senza alcuna esitazione, ancora una volta affermo ai fedeli cattolici di questa diocesi a me affidata 14 anni fa per mandato della Santa Sede, che unico Papa legittimo è papa Francesco. Piaccia o non piaccia. Al tempo in cui era papa Benedetto XVI l’abbiamo riconosciuto tale e gli abbiamo voluto bene. Ora lui stesso riconosce come suo legittimo successore papa Francesco. Se vogliamo bene al Papa emerito, non possiamo che condividerne le istanze. Come Vescovo, chiedo ai cattolici di questa diocesi di non entrare nella cerchia del signor Minutella, ricordando loro che, se ostinatamente posizionati dalla sua parte, si autoescludono dalla comunione con la Chiesa cattolica. Prego la Madonna che illumini la mente del signor Minutella a non strumentalizzare persino la devozione popolare alla Vergine Maria ai fini di disgregare la Chiesa cattolica. Sarebbe diabolico. I cattolici veronesi di buon senso, unitamente al loro Vescovo, sono dichiaratamente in comunione di fede e di affetti con il vero e unico Papa, di cui ci ha fatto singolare dono lo Spirito per il nostro tempo, papa Francesco, e ogni giorno pregano volentieri per lui.

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