Condiscepoli di Agostino
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A Cana fu manifestato il sacramento delle nozze

Agostino insiste sul valore e il significato simbolico delle nozze di Cana, a cui è stato invitato con sua Madre, Maria e con i suoi discepoli. Ma prima di tutto afferma che Gesù, partecipando a tali nozze, si è dichiarato il vero autore delle nozze...

A Cana fu manifestato il sacramento delle nozze

Agostino insiste sul valore e il significato simbolico delle nozze di Cana, a cui è stato invitato con sua Madre, Maria e con i suoi discepoli. Ma prima di tutto afferma che Gesù, partecipando a tali nozze, si è dichiarato il vero autore delle nozze. Precisa: “Coloro che sono bene eruditi nella dottrina cattolica sanno che Dio ha fatto le nozze. E come la congiunzione viene da Dio, così il divorzio viene dal diavolo!”. Entra poi nell’alveo dei valori simbolici, cioè mistici contenuti in quell’evento: “Per questo il Signore venne invitato alle nozze, perché la castità coniugale fosse sancita e fosse manifestato il sacramento delle nozze”. E prosegue nell’alveo dei simboli mistici, includendo anche le nozze sponsali tra Cristo e le vergini consacrate: “Nemmeno coloro che fanno voto a Dio della loro verginità sono senza nozze. Esse stesse, infatti, fanno riferimento alle nozze con tutta intera la Chiesa, nelle cui nozze lo Sposo è Cristo”. Prosegue sulla stessa linea ermeneutica, cioè interpretativa, vedendo nell’acqua l’insieme delle allusioni a Cristo, come sue prefigurazioni, mentre nel vino l’attuazione delle prefigurazioni: “Fin dai tempi antichi la profezia non ha taciuto su Cristo, ma era qualcosa di occulto, era ancora acqua”. In realtà, “leggi pure tutti i libri dei profeti; se non vi riconosci Cristo, che cosa di così insipido e fatuo vi troverai?” (“Lege libros ommes propheticos; non intellecto Christo, quid tam insipidum et fatuum invenies?”). È questo un pensiero frequente in Agostino: Cristo è il vero soggetto di tutte le Scritture: “È del tutto insapore la Scrittura se non vi si comprende Cristo” (“Nihil sapit si non ibi Christus intellegatur”). Del resto corrisponde alla interpretazione data da Cristo stesso ai discepoli di Emmaus. Tra le altre possibili interpretazioni mistiche delle nozze di Cana, Agostino, che non intendeva defraudare i fedeli, cioè i suoi commensali, che riconosce affamati di sapere, aggiunge il riferimento alla “mensa del Signore”, alla quale sono chiamate tutte le genti, per essere salvate. Non dunque solamente gli ebrei, ma tutti i discendenti di Adamo. E in riferimento ad Adamo, cioè in comparazione con le nozze di Adamo con Eva, Agostino ci offre una riflessione, a lui cara e spesso rimarcata, sul rapporto tra Cristo Sposo e la sua Chiesa, sua Sposa, resa Sposa nel suo sangue: “Dorme Adamo perché ne divenga Eva; muore Cristo perché ne divenga la Chiesa. Eva viene dal fianco di Adamo dormiente; morto Cristo, il suo fianco viene percosso da una lancia, perché vi fluiscano in abbondanza i sacramenti, con i quali si forma la Chiesa”.

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