Caffè & brioche

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Di questa giornata storica (non si sa che governo ci sarà, giallorosso, ancora gialloverde, bianconero con premier Sarri, nada de nada) emerge un fatto: il discorso politico è azzerato. Questo e quello per me pari sono. Scambi la tinta, il risultato cambia? Boh. A Verona si spinge per un governo tra i gialli dei 5 Stelle e i blu del Partito Pensionati. Una carovana dell’alleluja ma con colori che qui fanno grande presa.

Matteo Salvini ha fatto una cavolata, con due zeta. Ne ha fatte altre e ne farà, ma quella politica rischia di essere costosa: non si è reso conto che al voto anticipato ci voleva andare solo ed esclusivamente lui, e che tutti gli altri avrebbero fatto qualsiasi cosa pur di non andarci. Niente che non fosse comprensibile pure a un bimbo dell’asilo, valutato il numero degli scappati di casa che prendono un sontuoso mensile in Parlamento. E ora Salvini rischia – rischiamo? – di assistere a tre anni di governo tra Pd e 5 Stelle, tra sinistra ed estrema sinistra dove però sarà il Pd a fare quel che vuole, mentre gli altri scodinzoleranno così come hanno fatto per un anno e mezzo con la Lega. Sennò addio stipendio. Un regalo grosso così a un partito (il Pd) che non sapeva manco da che parte ricominciare, mentre ora il leghista di rinviare il redde rationem non tra due mesi ma tra tre anni e chissà che acqua passerà sotto all’Adige nel frattempo. Quando si chiude, si chiude controllando che non rimangano spiragli. Dai quali può passare di tutto. Anche il tuo declino politico. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, ma nessuno sottovaluti lo spirito di sopravvivenza che ha l’homo parlamentaris.

Non capisco tutta questa indignazione per il fatto che il figlio di Salvini si sia fatto un giretto in acquascooter della Polizia al mare, mi pare che ormai si guardi più alle sciocchezze, ai particolari personali che all’essenza della politica, ai progetti che… Giulio! Giulio!!! Scendi giù dalla Volante della Polizia che sennò a te ti mettono dentro!!!

In Italia ci sono oltre 80mila aspiranti genitori che si rivolgono ai centri di procreazione medicalmente assistita per la difficoltà che trovano nel generare figli. In Italia nel 2017 ci sono stati 80mila aborti volontari. Non si sommano pere con le mele. Però…

Egoismo, sostantivo maschile: condizione che si manifesta quando, dovendo andare a lavorare nei giorni estivi, si spera che il tempo sia brutto sia per lavorare appunto più “freschi”, sia per non guardare fuori dalla finestra col magone. Se invece iniziano le proprie ferie, sole a catinelle con leggera brezza rinfrescante dal primo all’ultimo giorno…

Viene a Verona il giornalista Federico Rampini a presentare il suo libro su La notte della sinistra, che inserisce nell’ampia collana intitolata “Flagellazioni e tafazzate”. Ogniqualvolta leggiamo e ascoltiamo queste geremiadi, ci viene spontaneo chiederci cosa sia questa sinistra di cui tutti lamentano la scomparsa, lo straniamento, il tradimento e via dicendo. Sicuramente non può essere la sinistra di un tempo, quella che si ergeva a difesa delle classi sociali più deboli, del “proletariato” si diceva appunto allora. Perché il proletariato non la vota manco pagato, e invece i sostenitori più numerosi della sinistra attuale vivono tutti assai agiatamente nelle zone Ztl delle città. E si ha sempre l’impressione che trattino “le fasce deboli” come gli esploratori britannici dell’Ottocento in direzione Africa con il proposito di “civilizzare i nativi”. Con i quali mai si sarebbero mescolati, ovvio.

Si è fermata davanti a Palazzo Chigi l’auto blu del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Si è aperta la porta e non è sceso nessuno…

«Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità», disse quell’americano che, dopo aver saltellato sulla Luna, spiegò il significato delle sue parole: «È un mese che non vedo la tivù e mi sento meglio di prima».

Reduce da un viaggio nel Salento, ti rendi conto dei danni che le ideologie – in questo caso la pseudo-ambientalista – producono quando non si confrontano con la realtà. La xilella dell’ulivo poteva probabilmente essere fermata abbattendo qualche migliaio di piante. Giammai!, l’insurrezione delle belle anime. Non si abbatterà alcuna pianta, e chissà quali interessi, quali manine nascoste, quali scienziati che odiano la natura! Adesso le piante rovinate sono centinaia di migliaia, il batterio sta progredendo di giorno in giorno e sta minacciando tutti i due milioni di ulivi salentini, guardando a nord a quelli brindisini e baresi. Un disastro epocale, ci vorranno anni e camionate di euri solo per espiantare gli ulivi disseccati, figurarsi per ripiantarli e farli andare a produzione. Adesso sono tutti contriti e distrutti. Adesso. Ma dove sono andati i "paladini dell’ambiente" che hanno favorito un simile disastro?

Zoo

C’erano gli animali, un tempo, nello zoo di Verona, oggi ci sono gli splendidi disegni di animali fatti con lo spray. Meglio così.