Sinistra
Viene a Verona il giornalista Federico Rampini a presentare il suo libro su La notte della sinistra, che inserisce nell’ampia collana intitolata “Flagellazioni e tafazzate”. Ogniqualvolta leggiamo e ascoltiamo queste geremiadi, ci viene spontaneo chiederci cosa sia questa sinistra di cui tutti lamentano la scomparsa, lo straniamento, il tradimento e via dicendo. Sicuramente non può essere la sinistra di un tempo, quella che si ergeva a difesa delle classi sociali più deboli, del “proletariato” si diceva appunto allora. Perché il proletariato non la vota manco pagato, e invece i sostenitori più numerosi della sinistra attuale vivono tutti assai agiatamente nelle zone Ztl delle città. E si ha sempre l’impressione che trattino “le fasce deboli” come gli esploratori britannici dell’Ottocento in direzione Africa con il proposito di “civilizzare i nativi”. Con i quali mai si sarebbero mescolati, ovvio.
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