Xilella
Reduce da un viaggio nel Salento, ti rendi conto dei danni che le ideologie – in questo caso la pseudo-ambientalista – producono quando non si confrontano con la realtà. La xilella dell’ulivo poteva probabilmente essere fermata abbattendo qualche migliaio di piante. Giammai!, l’insurrezione delle belle anime. Non si abbatterà alcuna pianta, e chissà quali interessi, quali manine nascoste, quali scienziati che odiano la natura! Adesso le piante rovinate sono centinaia di migliaia, il batterio sta progredendo di giorno in giorno e sta minacciando tutti i due milioni di ulivi salentini, guardando a nord a quelli brindisini e baresi. Un disastro epocale, ci vorranno anni e camionate di euri solo per espiantare gli ulivi disseccati, figurarsi per ripiantarli e farli andare a produzione. Adesso sono tutti contriti e distrutti. Adesso. Ma dove sono andati i "paladini dell’ambiente" che hanno favorito un simile disastro?
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