A spasso con il cane - Via con... Vento
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A Pesina sulle Vie dell’acqua

Bel percorso sotto il Baldo valorizza la ricchezza idrica

Parole chiave: Caprino (7), Pesina (1), Oratorio di San Rocco (1), A spasso con il Cane (85)
A Pesina sulle Vie dell’acqua

Fontane, lavatoi, mulini, testimonianze dell’ingegno umano chiamato a usufruire della più importante risorsa per la vita animale e vegetale, l’acqua. Caprino è una terra ricca di risorse idriche e conobbe nel Cinquecento la presenza dei signori veneziani, che scelsero di investire nell’agricoltura con le sue potenzialità in quelle parti del loro territorio collocate nell’entroterra, e dotarono questo paese e i suoi dintorni di segherie e altri opifici.
La meta della nostra passeggiata con Vento è di nuovo Caprino, già esplorata in passato. Scegliamo quindi un percorso tra quelli tracciati ormai da anni dalla Pro loco, le Vie dell’acqua, pensati per portare i camminatori alla scoperta dei luoghi che vedono la presenza di questo bene preziosissimo e dove si potrà camminare immergendosi nell’atmosfera affascinante di frazioni ancora poco frequentate dal turismo di massa.
Parcheggiamo la nostra auto a Pesina, nel parcheggio nei pressi del campo sportivo. Ci dirigiamo in discesa e subito noteremo i cartelli con le scritte azzurre che ci indicano la strada del percorso numero 1. Prendiamo via Salgar, che deve il suo nome ai salici un tempo disposti ai margini della strada, e dopo circa 100 metri arriviamo al lavatoio pubblico di Pesina, con la sua vasca rettangolare in pietra e le colonne in marmo nei suoi angoli, realizzato alla fine dell’800 in sostituzione di quello più antico che sorgeva nei pressi delle scuole.
Arrivati nell’insediamento di Salgar, vedremo poco dopo il vecchio fontanile, o fontanel, un abbeveratoio per animali che veniva utilizzato soprattutto dai residenti della frazione, oggi nascosto dalla vegetazione. Proseguiamo seguendo il cartello rotondo con il simbolo delle vie d’acqua, che è affiancato anche dal segnavia dei Cammini della Corona, in particolare il Sentiero degli eremiti, e dopo aver camminato costeggiando un vigneto, arriviamo a un grande prato.
In fondo, a sinistra, un affascinante sentiero di ciottoli si inoltra nel bosco, ma non è percorribile per l’ingombro della vegetazione. Costeggiamo quindi ancora il prato dirigendoci verso la collina; in fondo troveremo, a destra, un attraversamento del progno, in pietra. Ci inoltriamo tra le case ammirando Corte Malaspina e superando la piccola chiesa della Madonna della Mercede, e poco dopo vedremo la fontana-lavatoio di Boi. Giriamo a sinistra in via Possession e arriviamo alla via principale che collega Pesina con Caprino. Fiancheggiamo la carreggiata e giriamo a destra, iniziando a salire in via Boi-Fornase. Superiamo una contrada pittoresca con le case colorate e un capitello, e arriviamo al lavatoio Fornase, che si alimenta da una delle sorgenti a valle di Piozze. Questa costruzione aveva diversi usi: lavatoio, appunto, ma anche abbeveratoio e serbatoio per l’irrigazione dei campi sottostanti.
Proseguiamo la salita e arriviamo a Piozze, antica contrada con case a schiera e giardini curati e fioriti, che vede nella sua parte centrale la grande croce votiva in pietra eretta nel 1839 dalla famiglia Chignola. Lasciata alle nostre spalle la contrada, ci dirigiamo a sinistra e riprendiamo a camminare su strada sterrata. Arriviamo alla fontana-lavatoio di Piozze, a cui si accede scendendo alcuni gradini in pietra, e che deve il suo ottimo stato di salute alla manutenzione di volontari che l’hanno liberata dalle sterpaglie permettendo a chi passeggia di poter ammirare questo manufatto strategico. Continuiamo quindi a seguire le nostre indicazioni in azzurro. Arriveremo, camminando per alcuni tratti nel folto del bosco, alla strada del Castello. Qui iniziamo la nostra discesa che ci permette di ammirare dall’alto la frazione, ma pure le colline ricche di boschi, viti e uliveti e i monti circostanti. Dopo alcune centinaia di metri raggiungeremo il punto di partenza. Non dimentichiamo, uscendo da Pesina, di osservare lungo la strada il piccolo oratorio di San Rocco, bellissimo esempio di chiesetta votiva.

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