Attorno a Cerna, cerniera tra Valpolicella e Lessinia
Percorso ad anello partendo dall’abitato fino al monte Masua
Una passeggiata che permette di scoprire un’autentica foresta incantata tra l’alta Valpolicella e la Lessinia, e si inoltra in un fitto sottobosco protetto da faggi, abeti e altri alberi secolari, offrendo scorci indimenticabili sulle nostre colline e montagne.
Sopra Cerna si snoda il sentiero Cai 252, con cui si raggiunge la cima del monte Masua in un percorso ad anello. Molte case della zona in questi decenni sono state ristrutturate, e quindi solo da poco Cerna e i suoi boschi sono tornati a rivivere. I rari escursionisti, a piedi o in bicicletta, provengono dalla Valsorda e fanno tappa a Cerna durante la risalita. Siamo nel posto giusto, allora, se desideriamo stare all’aperto in tranquillità.
Arrivati a Cerna, lasciamo l’auto nei pressi della chiesa di San Giovanni Battista e, tenendola alla nostra destra, imbocchiamo la strada in salita, costeggiata da orti e giardini da un lato, bosco dall’altro. Dopo poche centinaia di metri il percorso diventa sterrato e ci inoltriamo nella vegetazione attraversando diversi prati costellati di fiori, ginepri e della vegetazione tipica di questa zona collinare.
Siamo intorno ai 650 metri di quota e già da qui si potrà ammirare il paese dall’alto, camminando in un tratto che proprio in questo periodo è stato ripulito da tronchi e sterpaglie e si sta mostrando in tutta la sua bellezza. Incontriamo anche alcune piccole malghe, ristrutturate di recente. In diversi punti, nel tratto iniziale, le indicazioni sono poco visibili per la presenza di cataste di legna non ancora rimosse, ma il passaggio è comunque consentito seguendo i muretti a secco.
Dopo aver superato un edificio simile a un fortino, utilizzato poi come stalla durante l’alpeggio, si segue sempre il segno bianco e rosso del Cai. Arrivati a un vasto prato oltrepassiamo il cancelletto di ferro che ricorda ai viandanti di non uscire dal tracciato e non disturbare gli animali al pascolo, specialmente asini e daini. Poco dopo usciamo dalla proprietà privata e ci immettiamo nuovamente sul sentiero. Troveremo qui l’indicazione per il Sentiero dei Carbonati, che unisce Cerna con Corrubio, piccola frazione in direzione del Ponte di Veja.
Proseguiamo in salita e, dopo aver superato il casotto che indica la presenza di un acquedotto (quello che rifornisce di acqua purissima tutte le frazioni vicine), percorriamo il prato in pendenza verso l’alto. Arrivati in cima si apre un meraviglioso panorama: si potranno vedere, da lontano, i Lessini e il Baldo, riconoscendo facilmente i paesi nelle vallate circostanti.
A questo punto il sentiero, diretto verso la località Camice Nere dove si incrocia la strada che da Cerna porta a Sant’Anna e Negrar, inizia a scendere, e costeggiamo un campo di ciliegi e altre aree di pascolo. Noi risaliamo dove si apre un varco lungo la recinzione, e arriviamo poco dopo a un sentiero che torna a inoltrarsi nel bosco.
Lungo il cammino si vedranno un piccolo edificio in pietra che fungeva da deposito per le attrezzature e una fontana rotonda. Nel bosco, poi, sono rimaste le tracce di antichi, piccoli orti.
Arrivati al bivio, prendiamo la strada scendendo verso destra, costeggiando nuovamente lunghi tratti di muro a secco. Siamo di nuovo sopra Cerna: imbocchiamo la stretta strada in discesa, che ci porterà nei pressi del vecchio lavatoio del paese.
La passeggiata, lunga circa 6 chilometri e che presenta alcuni tratti con una certa pendenza, è ideale nelle giornate calde e asciutte, per evitare di scivolare nei tratti più ombrosi.
Meglio, poi, portarsi una scorta d’acqua, per noi e il nostro cane, e indossare comode scarpe da trekking.
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