Leggerezza e desiderio di evasione con il bel sorriso di Samanta Togni
Il titolo non è un granché. Infatti Domani è domenica non spiega e nemmeno lascia intuire il contenuto del programma che Rai 2 ha messo in palinsesto il sabato mattina e che ha l’intenzione di parlare di come spendere il tempo libero nel giorno di festa.
Il titolo non è un granché. Infatti Domani è domenica non spiega e nemmeno lascia intuire il contenuto del programma che Rai 2 ha messo in palinsesto il sabato mattina e che ha l’intenzione di parlare di come spendere il tempo libero nel giorno di festa. Le tante rubriche che compongono la trasmissione spaziano dalla cucina, alla letteratura, al costume, passando per il gossip, fino all’intervista ad un artista televisivo. Il tutto secondo una scaletta abbastanza definita e non necessariamente da mandare in onda nel week-end. Tanti segmenti ricchi di buoni consigli intervallati da alcune chiacchierate che si vorrebbe far passare come occasione di scambio di opinioni di un certo spessore, ma che sono invece all’insegna della leggerezza e del ricordo dei tempi passati. La trasmissione, pertanto, sebbene gradevole e interessante, non ha nulla di originale rispetto a tante proposte che riempiono la programmazione mattutina delle altre reti generaliste.
La conduttrice Samanta Togni (nella foto), già conosciuta al grande pubblico per essere stata per 15 anni insegnante di danza a Ballando con le stelle, dopo un anno trascorso a fianco di Giancarlo Magalli a I fatti vostri, ora si è messa in proprio e per la prima volta è da sola al timone di una trasmissione. Lasciate le piroette, l’artista umbra dimostra una certa padronanza della scena e con il sorriso sempre stampato in volto è capace di rendere accattivanti anche argomenti non strepitosi.
Lo studio assomiglia, come molti altri allestiti per il piccolo schermo, a una grande casa, dove pare essere sempre primavera. C’è il luogo dove i fornelli sono sempre accesi, il salotto ove ricevere gli ospiti e l’angolo della conversazione più intima. Togni porta in questo contenitore la leggerezza della danza unita al desiderio di evasione dalla vita quotidiana, come quando, appunto, ci si iscrive a un corso di ballo esclusivamente per divertirsi e passare il tempo in modo salutare.
Probabilmente i dirigenti Rai non hanno voluto forzare la mano e sono partiti prudentemente nel concedere spazio a una presentatrice alle prime armi e per lei hanno predisposto un appuntamento settimanale che potrebbe essere condotto benissimo da chiunque altro. L’Auditel segna uno share del 3,5% di media, tutto sommato né deludente né entusiasmante. Casi come questi testimoniano, ancora una volta, come non vi siano più figure professionali ben definite, e la poliedricità degli artisti apra la via a contaminazioni sempre più frequenti spesso dettate solo dal desiderio di sfruttare la popolarità.
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