Spiato in tv
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Le bellezze del Garda e ben poco altro

Se la televisione mira ad accompagnare ovunque i suoi telespettatori, ecco che il nuovo telefilm Un amore sul lago di Garda intende accodarsi alla scia dei tanti cittadini tedeschi che scelgono il nostro lago per trascorrervi le proprie vacanze...

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Le bellezze del Garda e ben poco altro

Se la televisione mira ad accompagnare ovunque i suoi telespettatori, ecco che il nuovo telefilm Un amore sul lago di Garda intende accodarsi alla scia dei tanti cittadini tedeschi che scelgono il nostro lago per trascorrervi le proprie vacanze. In questo stupendo scenario naturale che il piccolo schermo allarga anche all’entroterra con la pieve di San Giorgio di Valpolicella, sono ambientate le vicende di una giovane di Monaco di Baviera venuta qui a riscoprire le sue radici, dopo essere stata adottata da piccola. Il passato, sulle cui tracce si mette a investigare, si rivela alquanto enigmatico e ricco di misteri. Se il padre sembra essere stato immediatamente ritrovato, resta l’incognita di chi sia la sua vera madre. Comprimaria del racconto è un’energica quanto fredda superiora di un convento locale che sembra conoscere delle verità inaudite. Ma accanto a questo percorso narrativo non poteva, visto il titolo, mancare un’appassionata storia d’amore con un giovane industriale, ricca di colpi di scena e costruita ad arte per smuovere le acque della trama. Necessità di copione confondono spesso nomi o inventano luoghi, mostrando più una cartolina che non la realtà delle cose, con il risultato comunque di colpire chi sogna di poter visitare queste località.
Ben dieci anni fa la rete televisiva tedesca Zdf realizzò questa produzione, quasi potesse diventare un enorme spot pubblicitario tutto a favore del Benaco. È difficile sapere quanto abbia realmente incrementato il turismo gardesano, ma certamente in tutta questa serie a contare in modo determinante, più che la trama o la bravura del cast, è solamente il paesaggio. Situazione analoga è avvenuta con A un passo dal cielo che, eccetto per Terence Hill, non brillava certo per una narrazione avvincente; piuttosto la capanna costruita sul lago di Braies divenne meta ricercata tanto da accrescere il turismo in quella zona.
Non si capisce perché la tv italiana abbia deciso solo ora di mandare in onda questa rara produzione straniera girata nel nostro Paese. Certamente la collocazione nella fascia oraria del mattino e per di più nel periodo estivo non ha assolutamente favorito un grande successo di pubblico, né i media locali ne hanno segnalato il passaggio sul piccolo schermo. Le repliche di don Matteo raccolgono il doppio dei telespettatori di quanto invece riescano ad ottenere le bellezze paesaggistiche del Garda. Quest’amore lacustre carico di mistero alla fine risulta anche essere noioso e un po’ sfortunato.

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