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La ex classe operaia vista da Lerner

Gad Lerner con Operai, in onda su Rai 3, intende ricomporre il legame interrotto tra i lavoratori dipendenti e la televisione...

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La ex classe operaia vista da Lerner

Gad Lerner con Operai, in onda su Rai 3, intende ricomporre il legame interrotto tra i lavoratori dipendenti e la televisione. Il conduttore va alla ricerca di questa particolare categoria di persone non desiderando raccontare l’ennesima storia di gente comune, ma per constatare in presa diretta quanto la classe operaia si sia completamente staccata dalla politica. Emblematicamente il suo viaggio è iniziato a Londra sulla tomba di Karl Marx, il grande ispiratore della rivoluzione dei lavoratori. Da questo luogo parte l’impresa di indagare che cosa sia rimasto di quel messaggio rivolto ai proletari, non tanto sul versante politico dell’attuazione concreta del modello di Stato comunista, ma come acquisizione di una coscienza professionale di appartenere a una ben identificata categoria di persone. Il giornalista non va alla ricerca dei sindacalisti, ma si mette a fare i conti in tasca con garbo e attenzione a chi è occupato in compiti generalmente tra i meno considerati e retribuiti nel panorama sociale. Lerner vuole capire che cosa si aspettano dal futuro queste persone che hanno a capo dei padroni per lo più poco conosciuti, come avviene nelle grandi multinazionali, e che sempre più devono lavorare in flessibilità d’orario e mansioni per dare un miglior apporto agli scopi dell’azienda.
Sono passati i tempi delle grandi manifestazioni di massa, ora gli operai paiono più interessati a difendere a testa bassa il loro posto di lavoro finché c’è, più che a rivendicare i propri diritti, disposti a scendere a compromessi pur di non rimanere a casa. Lerner mette da parte ogni forma d’ideologia e desidera scavare nel lato umano e privato di questa categoria che sembra passata e moda e verso cui politica e società civile non volgono più lo sguardo. Interessante risulta poi conoscere dal di dentro il meccanismo di alcune linee di produzione o semplicemente mettersi dalla parte di chi ogni giorno pulisce i servizi igienici di ospedali e uffici pubblici. Colpisce la grande dignità di questa classe sociale, anche se ormai il termine è diventato veramente obsoleto. La rabbia ha lasciato spazio a un po’ di rassegnazione ma anche a una miglior convinzione che non serve fare la rivoluzione per vedere riconosciuta l’importanza delle proprie mansioni. Di strada in due secoli gli operai ne hanno fatta parecchia. Lerner in sei puntate di trasmissione certamente non può recuperare tutto il tempo perduto, ma solo scattare un’istantanea che va sostituirsi al celebre dipinto Il quarto stato di Pelizza da Volpedo.

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