L’anatomopatologo che piace alle donne
Il telefilm statunitense Rosewood, dopo essere arrivato in Italia sulla pay tv, viene ora mandato in onda su Rai 2. Il protagonista è un gentile medico anatomopatologo che collabora con la polizia di Miami nel risolvere i più difficili casi di omicidio.
Il telefilm statunitense Rosewood, dopo essere arrivato in Italia sulla pay tv, viene ora mandato in onda su Rai 2. Il protagonista è un gentile medico anatomopatologo che collabora con la polizia di Miami nel risolvere i più difficili casi di omicidio.
Il titolo della serie corrisponde al nome del protagonista che scorre tante volte sulla bocca delle belle donne di quel Paese, data la sua simpatia e galanteria con il gentil sesso e un indiscusso stile nel modo di porgersi. Un bel fusto che fa innamorare tutte le signore, dalle colleghe alle amiche. Nonostante la fama di don Giovanni, il suo cuore lentamente è preso solamente da una detective, Annalise Villa, che rimasta vedova, si è traferita da New York e si trova ancora spesata nella sua nuova abitazione.
La serie appartiene al genere police procedural che in modo speciale concentra il proprio interesse su come le forze dell’ordine arrivano, soprattutto attraverso la logica e le prove scientifiche, a scoprire gli autori di un’azione malavitosa. Continuamente si mescolano sul filo dell’ironia, le vicende professionali e quelle affettive dei due protagonisti che collaborano insieme.
L’adrenalina nella veloce corsa per scoprire o debellare il crimine è così stemperata da dialoghi improntanti invece al sentimentalismo più leggero da cronaca rosa. Fanno da contorno a questi ottimi professionisti, un gruppo di colleghi e amici pronti ad aiutarli e a sostenerli con brio e simpatia.
Pur con indubbie caratteristiche di prodotto d’oltreoceano, l’indulgere ai tratti marcati di famiglia o di amicizia rende questa serie vicina alla nostra sensibilità italiana, quasi fosse un amalgama fra il personaggio del Maresciallo Rocca e quello del Commissario Manara. Sicuramente meno provinciale e con un grande cuore, anche Beaumont Rosewood è il paladino di tutte le persone più indifese. Certo Miami non è Viterbo o la Maremma, e le indagini americane procedono con un ritmo molto più veloce degli appostamenti del carabiniere italiano o dei giri in moto del poliziotto, ma la dinamica principale e la vivacità dei protagonisti sono le stesse. Nella serie americana si preferiscono gli ambienti interni e le luci artificiali rispetto a quelle naturali delle serie italiane. Nella produzione statunitense i continui e bruschi cambi d’ambientazione lasciano frammenti di secondo in cui lo schermo resta vuoto. Questa tecnica di montaggio imprime accelerazione al racconto ma un po’ disorienta i telespettatori italiani abituati a passaggi più lenti e situazioni più tranquille.